F1 | ANALISI QUALIFICHE Q3 GOMME SOFT C5: POLE DI HAMILTON, NON DELLA W14
È stato Lewis Hamilton a ottenere la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte presso l'Hungaroring, teatro del GP Ungheria. Il pluri iridato della Mercedes ha ottenuto la pole position numero 104 della carriera beffando per soli 3 millesimi Max Verstappen.
Il britannico è stato protagonista di un giro sensazionale, gestendo perfettamente il controllo di una monoposto imprevedibile. Infatti, dopo essere giunto alla fine del secondo settore con 124 millesimi sul tempo del rivale, il vero capolavoro l'inglese l'ha compiuto nel tratto finale.
Complice un retrotreno della W14 E Performance che ancora soffre della presenza a fasi alterne del sovrasterzo in uscita curva, il sette volte campione del mondo è riuscito a gestire questa problematica senza perdere il punto di corda o allargandosi di quei centimetri extra nella fase di trazione.
Red Bull dunque battuta in qualifica, impresa che, nell'arco dell'annata in corso, era riuscita in antecedenza solamente a Charles Leclerc al Baku City Circuit in occasione del GP Azerbaijan. In questa circostanza, nemmeno Verstappen è riuscito a metterci una pezza.
Il bi-campione del mondo ha sofferto una carenza di bilanciamento meccanico della monoposto sia in condizioni d'asciutto sia sul bagnato, con una tendenza a fasi alterne del sottosterzo in ingresso e del sovrasterzo in uscita nella percorrenza della curva.
L'olandese ha riscontrato criticità nella gestione termica del compound soft C5 nel corso dell'ultimo time-attack, migliorando il proprio crono no solamente nel tratto centrale della pista ungherese.
Nonostante abbia ottenuto i migliori riscontri cronometrici nel T1 (27.782) e nel T3 (21.547), il pilota della Red Bull non è riuscito a massimizzare la performance complessivamente in un singolo giro ed il fatto che, nell'ultimo time-attack abbia peggiorato proprio il T1 e il T3, potrebbe suggerire come gli pneumatici non fossero inizialmente nella corretta finestra di utilizzo delle temperature e successivamente soggetti al surriscaldamento all'asse posteriore.
Alle spalle degli acerrimi rivali della stagione 2021, la McLaren e l'Alfa Romeo si sono messe luce con una qualifica sensazionale, non solo portando nel Q3 ambedue le monoposto, ma mostrando un ritmo sul giro secco di primo piano.
ANALISI SETTORI PRIMI 3 CLASSIFICATI
PILOTA | CRONO T1 | CRONO T2 | CRONO T3 | TEMPO GIRO |
HAMILTON | 27.817 | 27.124 | 21.668 | 1:16.609 |
VERSTAPPEN | 27.782 | 27.283 | 21.547 | 1:16.612 |
NORRIS | 27.878 | 27.123 | 21.693 | 1:16.694 |
La rivoluzione aerodinamica introdotta al Red Bull Ring e massimizzata al Silverstone Circuit ha messo le ali alla MCL60 che per il terzo fine settimana in successione chiude le qualifiche tra i primi cinque e con distacchi decisamente contenuti dalla pole position. Lando Norris ha chiuso 3° davanti a Oscar Piastri, 4°.
Per la prima volta nel corso della stagione l'Alfa Romeo ha visto sia Guanyu Zhou sia Valtteri Bottas accedere all'ultima sessione delle qualifiche. Il cinese ha colto uno straordinario 5° tempo, mentre il finlandese ha chiuso 7°.
Fra i due piloti della Scuderia del Biscione si è inserita la Ferrari di Leclerc. Una qualifica straordinaria per la C43, che all'Hungaroring ha messo in luce performance cronometrica strabiliante con tutti i tipi di compound impiegati.
Continua ad arrancare l'Aston Martin sulla falsariga di quanto avvenuto al Red Bull Ring e al Silverstone Circuit. Nonostante Fernando Alonso, 8°, abbia accusato un distacco di 4 decimi dalla pole position, l'AMR23 sembrerebbe essere decresciuta in termini di competitività forse anche a causa della nuova struttura degli pneumatici Pirelli.
F1 | ANALISI QUALIFICHE Q2 GOMME MEDIUM C4: SAINZ BEFFATO
Se la prima sessione delle qualifiche è stata dinamica ed avvincente, la seconda manche è stata ulteriormente in bilico sino al calare della bandiera a scacchi. Infatti, il disavanzo cronometrico fra il primo ed il decimo classificato è stato di appena 373 millesimi.
Il primo degli esclusi è stato Carlos Sainz, per appena 2 millesimi di secondo. Lo spagnolo della Ferrari ha riscontrato criticità col compound medium C4, una carenza generale di finale che ha avuto ripercussioni sulla gestione termica degli pneumatici e sulla guidabilità della monoposto.
Lo spagnolo ha chiuso davanti all'AlphaTauri del rientrante Daniel Ricciardo. Il pilota australiano ha preso il posto di Nyck De Vries e alla prima qualifica stagionale ha battuto il compagno di squadra Yuki Tsunoda, eliminato nel Q1.
Sessione amara anche per l'Aston Martin di Lance Stroll e le Alpine di Pierre Gasly e Esteban Ocon, che non sono riusciti a staccare il pass per l'ultima fase. La straordinaria progressione tecnica compiuta dalla McLaren MCL60 ha messo ulteriormente in difficoltà le performance dell'A523 nonostante gli aggiornamenti.
F1 | ANALISI QUALIFICHE Q1 GOMME HARD C3: RUSSELL OUT
La prima sessione delle qualifiche qualifiche del GP Ungheria è stata decisamente movimentata e ricca di colpi di scena, dato che il fatto che si potesse impiegare solamente pneumatici hard col format sperimentale introdotto per la tappa dell'Hungaroring.
A sorpresa è stata l'Alfa Romeo di Guanyu Zhou a ottenere la miglior prestazione fermando il cronometro sull'1:18.143. Una prestazione di assoluto livello considerando come la C43 avesse fornito ottimi riscontri cronometrici già nell'arco delle sessioni di prove libere.
Fra i cinque piloti eliminati spicca George Russell, che non è riuscito ad andare oltre il 18° tempo. Il britannico della Mercedes è stato protagonista di un secondo settore poco performante nell'ultimo time-attack che, di fatto, assieme al traffico riscontrato nel momento decisivo, gli è costato la qualificazione.
FOTO: MERCEDES AMG F1