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Gran Premio di Spagna

Tracciato e albo d’oro

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Nella coloratissima Catalogna, sul circuito bollente di Barcellona, per ben 23 volte è stato disputato il Gran Premio di Spagna di Formula1.
Un Gran Premio sempre pittoresco e attesissimo: casa della velocità, con contorno europeo e team che possono rincorrersi e sfidarsi a colpi di sorpassi, lì, dove i rettilinei non mancano affatto.
Il circuito fu inaugurato per la prima volta nel 1991 e la prime due vittorie andarono a Mansell, su Williams.
Vinsero anche Prost, Hill e, soprattutto Michael Schumacher (ben sei vittorie, tra Benetton e Ferrari).
Nella Formula1 più recente, quella delle nuove tecnologie e quella della multimedialità di ultima marca, si sono alternati, con podi ogni volta scenografici, Kimi Raikkonen e Fernando Alonso (due vittorie a testa), Felipe Massa, Jenson Button, Mark Webber e Sebastian Vettel.
La vittoria più inedita la conta Fernando Alonso (anno 2013), che rimontò di dieci inaudite posizioni e portò la Ferrari sul podio, facendo impazzire la folla.
Il circuito, lungo 4,727 km, consta di dieci velocissimi rettilinei principali, che fanno capolino tra curve a loro modo tortuose.
La chiave per ottenere un ottimo tempo, su questo tracciato, è trovare il giusto compromesso tra grip aerodinamico e grip meccanico.
Nella maggior parte dei casi, però, chi fa la pole position, vince automaticamente.
Naturalmente, l’eccezione ultima e, a suo modo brillante, la fece lo scorso anno quello stesso Alonso prima descritto, che autografò sorpassi su sorpassi e che non fu autore della pole e che, anzi, fu abbastanza in difficoltà nelle libere.
E quest’anno, Barcellona cosa regalerà?
Si attendono con ansia prove libere, qualifiche e gara, previste nei giorni di venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 Maggio alle ore 14:00.
A tutta velocità.

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