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Calcio in lutto: è morto Gianluca Vialli

L'ex calciatore si è spento in una clinica di Londra a causa di un tumore al pancreas.

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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Gianluca Vialli, ex calciatore, allenatore e collaboratore di Roberto Mancini all'interno della Nazionale. Vialli si è spento in una clinica di Londra all'età di soli 58 anni a causa di un tumore al pancreas, di cui lottava dal 2017. In carriera Vialli ha 673 partite tra club e Nazionale segnando 239 reti. 

Nato a Cremona nel 1964, Vialli è cresciuto nel settore giovanile di Pizzichettone e Cremonese. Nella stagione 1980-81 debutta in Serie C1 con la maglia grigiorossa poi l'approdo alla Sampdoria, dal 1984 al 1992 conquistando uno storico Scudetto con l'amico Mancini, una finale di Champions League, a Wembley, contro il Barcellona, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Italiana e 3 Coppe Italia.

Successivamente passa alla Juventus, dove conquista uno Scudetto, una Coppa Italia,  una Supercoppa Italiana, l'Europa League e la Champions League del 1996 contro il l'Ajax. Gli ultimi tre anni di carriera li trascorre al Chelsea, dove con il club inglese vince una Coppa d'Inghilterra ed una Coppa di Lega Inglese.

In Nazionale ha giocato 59 partite collezionando 16 reti, partecipando al Mondiale del 1990, conclusosi al terzo posto. Dopo il ritiro Vialli ha allenato il Chelsea, dal 1998 al 2000 e successivamente il Watford, sempre in Inghilterra. 

Nel 2018 il neo Commissario Tecnico Roberto Mancini lo volle al suo fianco all'interno della Nazionale Italiana, contribuendo alla storica vittoria dell'Europeo. In queste ore sono tantissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Vialli: dalla Lega Serie A alla FIGC passando per la Samp, Genoa, Roma e tutti i club della massima serie. Il Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha disposto un minuto di silenzio per le partite che si giocheranno in questo weekend. 

Queste le parole di Gravina: "Sono profondamente addolorato - dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina - ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, eppure mi conforta la certezza che quello che ha fatto per il calcio italiano e la maglia azzurra non sarà mai dimenticato. Senza giri di parole: Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno apprezzato le straordinarie qualità umane”. Tre settimane fa Vialli aveva annunciato la necessità di sospendere temporaneamente i suoi impegni con la Nazionale per “utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia”.

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