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F1 | GP Abu Dhabi 2022: analisi prove libere

Verstappen vola con la RB18, progresso Mercedes. Ferrari troppo scarica al retrotreno, usura gomme marcata

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RED BULL: RB18, EFFICIENZA AL TOP

Max Verstappen ha ottenuto la miglior prestazione al termine della seconda sessione di prove libere che si è disputato al Yas Marina Circuit, sede del GP Abu Dhabi, ultimo appuntamento iridato della stagione 2022 della F1. Il bi-campione del mondo in carica ha fermato il cronometro sull'1:25.146 mettendo luce la competitività della Red Bull sul tracciato mediorientale nella prima giornata del fine settimana conclusivo dell'annata in corso.

Il tracciato mediorientale, il cui layout è stato modificato per l'edizione antecedente, richiede efficienza aerodinamica come parametro tecnico proprietario per massimizzare la performance sul giro. L'alto livello di carico aerodinamico generato coniugato ad una bassa efficienza aerodinamica all'avanzamento, rende la vettura anglo-austriaca molto efficiente come si è potuto denotare nell'arco della stagione su tracciati quali Jeddah, Miami, Baku, Montreal, Spa e Monza.

Questo aspetto tecnico ha rappresentato il punto di forza della monoposto di Milton Keynes e al Yas Marina Circuit è la caratteristica fondamentale data la configurazione della pista a partire dall'annata antecedente. Il primo settore è breve e si affronta prevalentemente in pieno ad eccezione della prima curva. Il tratto centrale è composto da due lunghi rettilinei, mentre la sezione finale è più tecnica con curve a media/bassa velocità di percorrenza con un angolo di quasi novanta gradi al punto di corda.

Per massimizzare l'efficienza aerodinamica della quale dispone la RB18 e in relazione ai requisiti del Yas Marina Circuit, i tecnici di Milton Keynes hanno adottato una configurazione aerodinamica a basso carico aerodinamico in modo da aver velocità di punta elevate sui tre rettilinei. Per trovare il corretto bilanciamento aerodinamico nel terzo settore, è fondamentale l'assetto meccanico per trovare il compromesso tra i due assi che offra precisione di inserimento all'avantreno e stabilità in fase di trazione con assenza di sottosterzo e sovrasterzo nelle percorrenza delle curve.

Sergio Perez, che ha concluso in sesta posizione, ha adottato una configurazione ad alto carico aerodinamico per svolgere un lavoro differente rispetto alla vettura gemella testando una specifica più carica in ottica gestione pneumatici. Tuttavia, non sembrerebbe essere la scelta ottimale nell’arco della percorrenza del giorno data la presenza tre lunghi rettifili dove la velocità di punta è fondamentale.

MERCEDES: W13 IN CONTINUO PROGRESSO

Ha chiuso in seconda posizione, staccato di 341 millesimi dalla vetta, George Russell. Il pilota britannico, reduce dalla prima vittoria in F1 nel GP Brasile di sette giorni fa, ha mostrato come il progresso tecnico della Mercedes sia concreto dopo il trionfo di San Paolo e i due secondi posto colti da Lewis Hamilton ad Austin e Città del Messico. La W13 E Performance si è rivelata essere la miglior monoposto nell'arco del fine settimana brasiliano e sembrerebbe poter recitare il ruolo di seconda forza nell'appuntamento mediorientale.

Per la Mercedes, le performance espresse al Yas Marina Circuit rappresenteranno la prova del nova della progressione tecnica nell'arco dell'annata, dato che, essendo ad elevata efficienza aerodinamica, si potrà denotare maggiormente l'incremento di competitività su una tipologia di tracciato indigesta alla monoposto tedesca nell'arco dell'annata come si è denotato soprattutto nelle qualifiche di Spa Francorchamps, dove le Frecce d'Argento accusarono quasi 2 secondi di disavanzo cronometrico dalla Red Bull RB18.

Per le tipologie di circuiti a basso carico aerodinamico, la Mercedes ha lavorato alacremente sul massimizzare la configurazione aerodinamica introdotta a Miami contraddistinta da sezioni ridotte dei profili alari su ambedue gli alettoni volte al decrescere l'eccessiva resistenza aerodinamica all'avanzamento che ha afflitto la W13 E Performance oltre alla persistente presenza del porpoising

Il marcato drag generato sui rettilinei ha condizionato le prestazioni della monoposto tedesca sui lunghi rettifili, ragion per cui Abu Dhabi rappresenterà un test anche per la futura W14. Da ottimizzare la trazione in uscita dalle curve lente, dove i piloti hanno denotato un atteggiamento sovrasterzante della vettura sintomo di come la stessa fosse più puntata all’avantreno in termini di bilanciamento e di calibrazione degli elementi sospensivi.

FERRARI: F1-75 POSTERIORE TROPPO SCARICO

Buona la prestazione anche del sette volte campione del mondo, che ha chiuso quarto a 615 millesimi della vetta. Il pluri iridato ha concluso alle spalle di Charles Leclerc, terzo a 453 dal miglior crono di Verstappen. La Ferrari ha testato un nuova specifica del fondo con Robert Shwartzman nell'arco delle PL1, mentre nelle PL2 il monegasco e Carlos Sainz hanno utilizzato una nuova ala posteriore studiata per decrescere la resistenza aerodinamica all'avanzamento e conseguentemente incrementare le velocità di punta.

Tuttavia, il nuovo alettone posteriore ha mutato il bilanciamento aerodinamico complessivo della F1-75 in negativo, dato che ha fatto decrescere la stabilità al retrotreno peggiorando sia la fase di trazione nelle differenti curve a media e bassa velocità di percorrenza sia sulla gestione delle coperture. Infatti, nella simulazione del passo gara, entrambi i piloti hanno riscontrato criticità nella gestione degli pneumatici con riscontri cronometrici distanti dai piani alti della graduatoria.

Lo spagnolo non ha trovato la quadratura del cerchio in nessun frangente, dato che nella simulazione qualifica ha chiuso solamente sesto a quasi otto decimi dal leader di giornata e alle spalle della Red Bull di Sergio Perez. Anche l'iberico ha riscontrato delle problematiche nel gestire il retrotreno della monoposto in uscita dalla curve, con un marcato scivolamento indice di come l'aderenza in trazione fosse precaria il che porta a un surriscaldamento delle coperture all'asse posteriore con conseguente incremento del degrado delle medesime.

ALPINE DAVANTI ALLE McLAREN

Positivo il venerdì dell'Alpine, dato che Esteban Ocon ha concluso in settima posizione precedendo il compagno di squadra Fernando Alonso, ottavo. Il Yas Marina Circuit potrebbe rivelarsi una pista favorevole alla A522, che ha sempre brillato sulle piste a medio/basso carico aerodinamico con alcuni exploit come la prima fila del bi-campione del mondo al Gilles Villeneuve Circuit.

anno completato la classifica dei primi dieci la McLaren di Daniel Ricciardo e l'Alfa Romeo di Valtteri Bottas, rispettivamente col nono e decimo tempo. Undicesimo tempo per Lando Norris, alfiere del Team di Woking, chiamato domani in qualifica a provare ad essere protagonista di un exploit che lo porti a scattare davanti alle vetture transalpine com'è avvenuto in Brasile. Impresa non facile considerando come la MCL36 non abbia mostrato la stessa velocità della rivale A522 in ottica quarto posto nella classifica costruttori.

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