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F1 | GP Stati Uniti 2022: analisi qualifiche di Austin

Sainz primo con una F1-75 perfetta. Verstappen secondo, gestione termica critica per la RB18. Le Mercedes in seconda fila

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Carlos Sainz ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono svolte presso il Circuit Of The Americas, sede del GP Stati Uniti e diciannovesimo appuntamento iridato della stagione 2022. Il pilota della Ferrari ha colto la terza pole stagionale dopo quelle di Silverstone e Spa Francorchamps e scatterà davanti alla Red Bull di Max Verstappen, secondo, e alle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell, rispettivamente terzo e quarto. Charles Leclerc e Sergio Perez sconteranno una penalità di dieci penalità in griglia di partenza dopo essersi qualificati rispettivamente secondo e quarto.

FERRARI: F1-75 PERFETTA AL CIRCUIT OF THE AMERICAS

Come si è denotato sin dalle prove libere del venerdì, la Ferrari ha subito massimizzato l'assetto meccanico e il bilanciamento aerodinamico della F1-75. Data la presenza delle frequenti sconnessioni lungo il Circuit Of The Americas, la calibrazione degli elementi sospensivi e delle altezze da terra risulta decisiva per dissipare i contraccolpi derivati dalla superficie stradale sconnessa ma allo stesso tempo non penalizzare il carico aerodinamico generato dalla vettura. 

Le evidenti sconnessioni potrebbero accentuare il fenomeno del porpoising, o comunque dal bottoming o bouncing, soprattutto sui lunghi rettifili e su ogni allungo del tracciato statunitense. Per questo motivo l'assetto meccanico risulta di vitale importanza per estrarre il massimo potenziale dalla monoposto. Col fenomeno del porpoising e delle sconnessioni lungo il tracciato, l'altezza da terra e la rigidezza delle sospensioni su entrambi gli assi rappresenta una variabile tecnica fondamentale. 

Per il fine settimana del Circuit Of The Americas, la Ferrari ha optato per una configurazione aerodinamica ad alto carico aerodinamico in modo da far fronte alle richieste tecniche del terzo, ma soprattutto del primo settore. Il tratto iniziale della pista nordamericana è costituito da curve ad alta velocità di percorrenza in successione che richiedono deportanza nei rapidi cambi di direzione dove il trasferimento di carico laterale immette molta energia negli pneumatici. 

Caratteristiche tecniche simili al primo settore del Suzuka International Racing Course, dove la F1-75 si era mostrata molto veloce data la precisione di inserimento all'avantreno e il carico aerodinamico generato dal fondo della vettura. In particolare, è nelle sezioni a bassa velocità di percorrenza che la F1-75 di Sainz e Leclerc si è dimostrata molto competitività con un avantreno molto preciso, poco sottosterzante in ingresso curva e senza sovrasterzo nella fase di trazione. 

Nell'arco dell'annata in corso la monoposto della Scuderia di Maranello ha sempre eccelso nelle curve lente dove contano stabilità al retrotreno e grip meccanico derivato dalle coperture. Aspetti tecnici che si erano già denotati nel terzo settore del Circuit de Barcelona-Catalunya, a Montecarlo e nel secondo settore del Baku City Circuit. La nota stonata è che Leclerc dovrà scontare dieci posizioni di penalità in griglia di partenza per la sostituzione di alcune componenti della power unit.

RED BULL: GESTIONE TERMICA DELLE SOFT CRITICA

Dopo aver vinto il titolo piloti con Max Verstappen a Suzuka, la Red Bull vuole trionfare anche nel mondiale costruttori ad Austin, titolo che manca dal 2013 al costruttore anglo-austriaca. Le performance del bi-campione del mondo in carica denotano come anche al Circuit Of The Americas la RB18 sia competitiva ai massimi livelli. 

La vettura di Milton Keynes fa la differenza nel secondo settore data la presenza del lungo rettilineo da 1.2 chilometri dove conta l'efficienza aerodinamica complessiva della monoposto in particolare col DRS aperto. Per fronteggiare le richieste tecniche del primo settore e dell'ultimo, anche la Red Bull ha adottato la configurazione aerodinamica alto carico aerodinamico. 

Potendo contare su una monoposto efficiente aerodinamicamente con una bassa resistenza aerodinamica all'avanzamento, i tecnici del Team di Milton Keynes hanno optato per un assetto aerodinamico molto carico in modo da privilegiare la deportanza nelle sezioni ad alta e bassa velocità di percorrenza senza perdere in termini di velocità di punta.

Tuttavia, nell’arco delle qualifiche, sia Verstappen sia Perez, hanno riscontrato delle avversità nella gestione termica delle soft C4 in fase di riscaldamento delle coperture. Nello specifico, la RB18 ha faticato nel trovare la corretta finestra di utilizzo delle temperature degli pneumatici su entrambi gli assi. Non cogliere il corretto working range porta la monoposto a una leggera tendenza al sottosterzo e al sovrasterzo nelle differenti fasi della percorrenza curva. Per questo, nel Q3, ambedue i piloti hanno effettuato un doppio giro di riscaldamento.

MERCEDES: LA W13 IN PROGRESSIONE

Seconda fila per le monoposto tedesche, con Hamilton che scatterà terzo davanti a Russell, quarto. Per le ultime tappe della stagione 2022, la Mercedes sfrutterà i restanti quattro fine settimana ad Austin, Città del Messico, San Paolo e Abu Dhabi per testare alcune soluzioni destinate alla W14 della stagione 2023. Per massimizzare l'ultimo pacchetto di aggiornamenti aerodinamici, il costruttore tedesco ha portato, in occasione della tappa statunitense, delle novità aerodinamiche per quanto concerne l'alettone anteriore e il fondo. 

La nuova specifica dell'ala anteriore presenza 5 nuovi deviatori di flusso per lato al di sopra del main-plane, il cui obiettivo è quello di generare dei vortici che enfatizzino l'effetto out wash facendo decrescere la resistenza al rotolomento delle coperture. Nelle qualifiche, però, la Mercedes non ha potuto usufruire dell’ala anteriore nuova perché non conforme al regolamento tecnico. Il nuovo fondo presenta un nuovo design il cui obiettivo è quello di incrementare il carico verticale generato e conseguentemente avere un incremento della deportanza, aspetto tecnico fondamentale nelle curve veloci. 

Dopo aver mitigato il fenomeno del porpoising che ha attanagliato le prestazioni della W13 E Performance per ampi tratti dell'annata in corso, il costruttore di Stoccarda può focalizzarsi sulla prestazione. Sotto questo punto di vista, il Circuit Of The Americas sta rappresentando un banco di prova cruciale per denotare quanto risulterà efficace la nuova specifica del fondo, dato che le sconnessioni dell'asfalto pongono l'accento sul porpoising o quanto meno sul bottoming o bouncing.

Q2: ELIMINATE LE ALPHATAURI

La seconda sessione delle qualifiche è stata caratterizzata da alcuni crono annullati per via dei track limits. Tra le 'vittime' spicca Guanyu Zhou. Il cinese dell'Alfa Romeo aveva firmato il nono tempo, ma il suo tempo è stato cancellato per aver oltrepassato i limiti della pista in trazione dalla curva 12. Stessa sorte per Yuki Tsunoda, il cui crono è stato annullato per esser andato oltre i limiti della pista nel cambio di direzione tra la curva 9 e la curva 10. Il nipponico scatterà quindicesimo alle spalle dell'altro pilota asiatico. 

Tuttavia, la qualificazione di Valtteri Bottas al Q3 denota la competitività della C42 al Circuit Of The Americas, con performance all'opposto dell'AlphaTauri AT03 in netta difficoltà nelle percorrenza delle curve a bassa velocità di percorrenza con un accentuato sottosterzo in entrata che di riflesso condiziona la trazione in uscita. Esclusi anche Sebastian Vettel con l'Aston Martin e Alexander Albon con la Williams, autore di un’altra qualifica straordinaria.

Q1: SUBITO ESCLUSI ECCELLENTI

La prima manche delle qualifiche statunitensi ha visto la classifica dei tempi mutare di continuo anche dopo il calare della bandiera a scacchi. Il colpo di reni finale di Alexander Albon, che è stato protagonista di un altro straordinario giro riuscendo a staccare il pass per la fase seguente, ha scatenato un effetto domino che ha portato all'esclusione di Daniel Ricciardo, ma soprattutto di Esteban Ocon, solamente diciottesimo. 

L'eliminazione del transalpino giunge come un fulmine a ciel sereno in casa Alpine, in piena lotta per il quarto posto nel mondiale costruttori. Il francese ha accusato un disavanzo cronometrico non indifferente dal compagno di squadra in tutti le sessioni, a testimonianza delle criticità riscontrate in termini di bilanciamento al volante della A522

Non è andata comunque meglio alla McLaren, dato che l'australiano scatterà appena davanti al rivale d'oltralpe ed è nuovamente sprofondato nei bassi fondi della graduatoria dopo che a Suzuka aveva mostrato un ottimo passo sul giro veloce. Escluse anche le Haas, con Kevin Magnussen che scatterà sedicesimo e Mick Schumacher diciannovesimo. 

Ambedue i piloti hanno riscontrato delle problematiche in inserimento curva con la VF-22, sottosterzante in ingresso, sia ad alta sia a bassa velocità di percorrenza, e sovrasterzante nella fase di trazione tanto che il tedesco è stato protagonista di un testacoda alla prima curva nel secondo time-attack. Chiude la classifica dei crono la Williams di Nicholas Latifi col ventesimo tempo.

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