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Analisi tattica - difesa posizionale Udinese

Difesa Posizionale Udinese

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Nell'anticipo della settima giornata di Serie A, l'Udinese esce indenne dalla temutissima trasferta Emiliana e torna a casa con un punto vitale per muovere la classifica e ritrovare tranquillità. Sulla carta i friulani avevano davanti una delle squadre più temibili del momento per entusiasmo, continuità e convinzioni, il Sassuolo di De Zerbi secondo in classifica e reduce dalla grandissima vittoria di Napoli. Luca Gotti si conferma una vera e propria bestia nera per il tecnico dei neroverdi, mai vittorioso in ben otto incroci. Il tecnico dei friulani ha fatto appello ai valori morali di un gruppo che probabilmente ha raccolto molto meno di quanto avrebbe in realtà meritato, stando alla produzione offensiva delle ultime uscite. Spirito di sacrificio, abnegazione e disciplina tattica hanno formato il triumvirato necessario per fermare la macchina da guerra neroverde. L'Udinese si è schierata in campo con un 5-3-2 solido ed estremamente compatto, con linee strettissime e grande accortezza nell'intasare gli half spaces. 

La grande disciplina tattica dei bianconeri non ha concesso al Sassuolo la zona di rifinitura, negando le ricezioni nei semispazi, e costringendolo quindi a giocare principalmente per vie esterne. Le due mezz'ali, De Paul a destra e Pereyra a sinistra, erano estremamente reattive a scivolare ad ogni scarico sull'esterno, mentre i quinti andavano a prendere rispettivamente Rogerio a sinistra e Berardi a destra. 

Spesso L'Udinese tendeva letteralmente a collassare su un lato, con Arlsan ed uno tra Pussetto ed Okaka a dar sostegno sul lato forte del Sassuolo. Gotti ha scelto un blocco medio-basso, in grado di creare una forte densità centrale mantendo comunque grande aggressività. I due attaccanti insieme a De Paul, non avevano timore di aggredire ferocemente il portatore di palla avversario, cercando di chiudere le linee di passaggio e ripartire velocemente con rapide transizioni verticali.

L'Udinese si è difesa con ordine ed il piano gara studiato da Gotti si è rivelato efficace. Il Sassuolo ha tirato di fatto una sola volta e ha mostrato enormi difficoltà nello scardinare l'attenta retroguardia friulana. 

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