Lo scorso venerdì Giovanni Soldini ha conquistato un nuovo record nella sua carriera di navigatore su barca a vela.
A bordo della Maserati Multi 70’, infatti, lui e il suo team, composto dai fedelissimi Guido Broggi e Sébastien Audigane e poi da Oliver Herrera Perez e Alex Pella, hanno varcato il traguardo della Rotta del Tè, posto sotto il ponte Queen Elizabeth, a Londra, in 36 giorni, 2 ore e 37 minuti.
Meglio di lui aveva fatto soltanto il francese Lionel Lemonchois, nel 2008: alla guida del suo maxi-catamarano Gitana 13, infatti, lo skipper di Bayeux, eletto marinaio dell’anno due anni prima, aveva concluso il percorso da Hong Kong a Londra in 41 giorni, 21 ore e 26 minuti. Quell’anno per Lemonchois non era stato proprio d’oro come il 2006, ma gli consentì comunque di mettere in bacheca altri due preziosi allori, insieme a quello di Londra. Sempre alla guida della Gitana, infatti, riuscì a compiere altre due traversate, la New York-San Francisco e la San Francisco-Yokohama, nel minor tempo mai totalizzato.
Più nel dettaglio, fece sua la storica rotta inaugurata ai tempi della corsa all’oro in 43 giorni e 38 minuti. Poi mr. Vele alate si ripeté, anzi si superò, coprendo la distanza dalla California al Giappone in 11 giorni, 12 minuti e 55 secondi.
Nel 2008, intanto, Soldini si classificava primo in due gare: la Grand Petit Navire di Douarnenez, in equipaggio, e la Transatlantica Plymouth-Boston, in solitario. Per gli almanacchi, si trattava della quindicesima e della sedicesima volta che lo skipper arrivava primo in una gara dall’inizio della sua attività di velista, intrapresa nel 1988.
Fino a quel momento, tra i tanti successi da lui collezionati, quello che gli aveva permesso di raggiungere la celebrità (declinata anche nelle forme degli spot Telecom, come qualcuno ricorderà ) risaliva al 1999: in quell’anno era infatti riuscito a vincere il giro del mondo in solitario a tappe, ed era diventato, in pratica, una specie di eroe post-romantico.
Non era ancora diventato un mito, però: per quello bisognerà attendere il 2013, quando stabilirà il nuovo record del mondo sulla rotta dell’oro (parliamo sempre della New York-San Francisco), in 47 giorni, zero ore, 42 minuti e 29 secondi.
Nei fatti era cominciato il duello a distanza con Lemonchois: due anni dopo, la conquista del primato mondiale nella seconda versione della rotta del tè, da San Francisco a Shanghai, costituì la prova generale per spodestare il francese anche dal suo ultimo trono.

