Non è l’allungo della storia, ma il trend è senz’altro significativo.
Parliamo di quello della Spal che, dopo le "prove tecniche" delle ultime settimane, si prende finalmente il vertice solitario della classifica, grazie alla vittoria nel derby casalingo col Cesena e al concomitante scivolone del Frosinone a Bari, in questa metà di XXX giornata (altre tre gare verranno giocate domani, dopodiché il turno vedrà la sua conclusione col posticipo di lunedì, in cui si misureranno le ambizioni del Verona di riagganciare la vetta).
Questo successo costituisce anche il decimo risultato utile consecutivo degli estensi: una marcia impressionante, eppure non sensazionale, davvero degna dello stile di un allenatore concreto come Leonardo Semplici. Calcolatrice alla mano, è praticamente dal 13 dicembre 2016, da quando cioè capitolarono sul campo della Pro Vercelli, che gli spallini non perdono più una partita. Statisticamente una bella impresa, ma in fondo, per quella che è l’attualità del campionato, cambia poco o nulla: il margine di vantaggio ferrarese sul Frosinone è infatti ancora di soli due punti (e il Verona terzo è a 3 punti di distacco), quindi tutto si può dire tranne che il torneo sia stato ucciso.
Però, proprio come per la Spal si può fare il discorso della continuità , implacabile ma non sbandierata, così per i ciociari si può fare quello della sindrome da occasione sprecata, situazione che si ripete spesso nelle ultime topiche giornate: succede infatti che ad una vittoria importante i gialloblù facciano seguire uno o più pareggi inutili, quando invece ci si aspetterebbe che affondino il colpo. Oggi, poi, si sono addirittura superati nel peggio, cedendo tutta la posta in palio ad un avversario che, uscito da una lunga adolescenza, sembra aver finalmente acquistato la maturità della squadra da quartieri alti.
Non possiamo parlare diversamente, infatti, di questo Bari, che nelle ultime cinque giornate, a parte lo scivolone di Chiavari, ha sempre fatto incasso pieno in tutte le gare, tanto da essere arrivato al punto di insidiare il Benevento, fermato nella propria tana dalla Virtus Entella.
Questo maxi-spezzone di giornata ha visto altri due successi interni piuttosto importanti: quello della Salernitana contro il Brescia, che consente agli ippocratici di fare un bel passo di assestamento a metà classifica ma nello stesso tempo condanna le leonesse a tempi grami, e quello dello Spezia contro l’Avellino: una vittoria gentile quest’ultima, perché per i liguri rappresenta la chiave dell’aggancio al Perugia e al Cittadella alle porte della zona playoff, ma nello stesso tempo non produce danni agli irpini battuti.
L’unica impresa corsara di questo sabato è quella del Carpi sul campo del Latina: tre punti utili ai menottiani per restare agganciati a Novara e Virtus Entella nella zona di spartiacque tra medio-alta e medio-bassa classifica.
Risultati: Bari-Frosinone 1-0; Spal-Cesena 2-0; Cittadella-Perugia 1-1; Spezia-Avellino 2-1; Salernitana-Brescia 2-0; Benevento-Virtus Entella 0-0: Latina-Carpi 0-1; Ternana-Trapani (domenica); Novara-Pro Vercelli (domenica); Vicenza-Pisa (domenica); Verona-Ascoli (lunedì).
Classifica: Spal 55; Frosinone 53; Verona 52; Benevento 48; Bari 46; Perugia, Spezia, Cittadella 44; Virtus Entella, Novara, Carpi 43; Salernitana, Avellino 36; Ascoli 34; Pisa 33; Pro Vercelli 32; Cesena, Latina, Brescia 31; Vicenza 30; Trapani 26; Ternana 23.