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Giro d’Italia, Greipel trionfatore sannita

Dumoulin mantiene maglia rossa

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Gorilla.

La ragione di questo soprannome si può trovare forse nel modo di portare in avanti il torace robusto, qualora sia proprio lui sul punto di varcare per primo il traguardo di una tappa. Così ha fatto anche quest’oggi, sulla linea d'arivo a Benevento, André Greipel (Lotto-Soudal), detto, appunto,  il "Gorilla": prima o poi, per la gioia, potrebbe anche spingersi a fare del suo petto, coi pugni chiusi, un tam-tam, e allora il semplice soprannome potrebbe addirittura addirittura un tratto iconografico.

Greipel, appunto: dopo Kittel (che oggi festeggiava il suo 28° compleanno), un’altra pennellata di teutonico sull'Italgiro. Con la vittoria nella Praia a Mare-Benevento (233 km), quinta frazione della corsa rosa, il corridore velocista di Rostock giunge alla sua quarta vittoria di tappa nella competizione tricolore delle due ruote. E, come nella migliore delle tradizioni relative alle prodezze alle prodezze da velocisti, non è stato certo il “falcoGreipel a fare la gara. Anzi.

Come non era ancora successo in questo primissimo scorcio di Giro, il gruppo dopo la partenza ha proceduto compatto per parecchio tempo, circa 40 km: e in mezzo ai ranghi ancora compatti Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) d’azzurro vestito andava a cogliere la vittoria al gpm di Fortino. Poi, soltanto poi, iniziava la fuga di un poker di uomini: Oss (Bmc), Foliforov (Gazprom), Brutt (Tinkoff) e Txurrukka (Orica).

Il picchetto, dopo 72 km di corsa, raggranellava sugli inseguitori il ragguardevole vantaggio di 7’3’’. Che calava a 6 quando il contachilometri segnava i 122, e poi a 4 allorché la strada percorsa era ormai pari a 105 km. Daniel Oss che, a dispetto del nome, è un corridore italiano (è nato a Trento 28 anni fa), si prendeva la soddisfazione di vincere il traguardo volante di Palomonte. Poi cadeva, ma oper rialzarsi  subito per fortuna.

Al km 63 i minuti di vantaggio dei quattro battistrada si erano ormai ridotti a 3, tuttavia, stoicamente, essi riuscivano a resistere fino alle porte di Benevento, dove conducevano  ormai con  soli 10’’ di vantaggio sugli inseguitori. Frattanto, a -20 km dalla chiusura, bisognava egistrare una tripla caduta che coinvolgeva Zilioli (Nippo), Bobridge (Trek) e Timmer (Giant-Alpecin): anche per loro, comunque, sorte benigna come quella di Oss (e nonostante gli ultimi due fosero caduti in un fosso). A 6 km dalla conclusione finiva quindi la loro lunghissima avventura. Ed era a quel punto, e solo a quel punto, che si faceva avanti la Lotto Soudal con Greipel, insieme agli uomini delle altre squadre che avrebbero vita alla volata finale: Lotto NL, Fdj, Lampre-Merida e Dimension Data.

A 3 km dalla fine si vedeva Greipel prima occupare la seconda posizione, e poi defilarsi a vantaggio di un arrembante Nizzolo (Trek) e anche di  Ferrari (Lampre), Colbrelli (Bardiani), Modolo (Lampre) e Démare (Fdj). Ma, assorbita la foga degli ultimi arrivati (e scansato l'ultimo caduto di giornata, Taaramae della Katusha), Greipel spingeva nuovamente sull’acceleratore e a quel punto non ce n’era più per nessuno. Auf wiedersehen a domani, sesta tappa Ponte-Roccaraso.

Classifica generale: Tom Dumoulin resta in maglia rosa, con 16 secondi di vantaggio sul lussemburghese Jungels (Etixx-Quick Step). Nessun cambio di padrone anche per quanto riguarda le altre maglie: Cunego resta in azzurro, Kittel in rosso e Jungels, subentrato ieri a Ludviggson, in bianco.

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