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Disastro Juve, pazza Inter amala, Sassuolo coglie i primi 3 punti

Nelle altre partite Livorno ko, ok Atalanta e Verona

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L’ottava giornata di campionato si era aperta venerdì sera con la vittoria della Roma sul Napoli per 2 – 0 all’Olimpico di Roma. Non una vittoria netta, viziata dagli errori arbitrali e condizionata dagli episodi. I gol giallorossi scaturiscono da due calci da fermo; una punizione allo scadere del primo tempo e un rigore discutibile su cui arriva l’espulsione di Cannavaro. Insigne e Pandev si divorano il gol dinanzi al portiere, più Inler pesca un palo dalla distanza.

Il sabato pomeriggio va in scena la sfida tra Cagliari e Catania, il Sant’Elia riapre finalmente i battenti e la squadra sarda, tornata finalmente al suo stadio di casa, trova i tre punti con una buona vittoria sui siculi catanesi. Nell’anticipo delle 20.45  Milan batte Udinese 1 – 0 con un gol di Birsa dalla distanza. Nell’anticipo all’ora di pranzo Atalanta batte Lazio 2 – 1, Cigarini prima e Denis poi, portano la Dea per due volte in vantaggio, inutile il pareggio di Perea al 53’ del secondo tempo.

Le sfide in onda alle 15.00 si aprono con il botto, i campioni d’Italia, con la testa già a Madrid,  snobbano la Fiorentina e perdono con un roboante 4 – 2. Gli uomini di Conte partono forte, chiudendo il primo tempo sul 2 – 0. Ma nella ripresa praticamente non entrano in campo, Rossi con una tripletta (condita dal solito errore di Buffon) e da un rigore concesso dall’arbitro Rizzoli, Joaquin chiude la partita portando il risultato sul 4 – 2. Nelle altre partite il Sassuolo ottiene i primi tre punti contro il Bologna di Pioli; precipitato in un baratro sempre più nero. I neroverdi vincono per 2 – 1. Uno splendido Gilardino (doppietta) porta la vittoria al Genoa che batte il Chievo Verona per 2 – 1.  Il Livorno cade in casa perdendo per 1 – 2 contro la Sampdoria, il rigore di Pozzi al 96’ risulta decisivo. Il Verona invece continua a vincere, 3 – 2 contro il Parma di Cassano, due rigori di Jorginho decidono la sfida.

Nel posticipo entra in scena la prima dell’Inter senza il suo presidente Massimo Moratti e alla prima dunque di Tohir. Ma l’Inter resta sempre la solita pazza Inter, in dieci riesce ad agguantare un pareggio ormai insperato contro il Torino che pur disputa una buona partita. L’Inter resta in dieci dal 5’ minuto del primo tempo, Handanovic atterra in area Cerci, rigore ed espulsione, che non ne approfitta facendosi parare il penalty da Carrizo. Palacio segna una doppietta, Bellomo agguanta al 90’ il pari e Immobile rischia di vincerla a pochi secondi dalla fine.

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