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Formula 1: in Australia è doppietta Mercedes ma la Ferrari c’è

Spaventoso incidente invece per Alonso, fortunatamente uscito illeso

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MELBOURNE (AUSTRALIA) – Sembra di aver avuto un deja-vu sulla pista di Albert Park. Ancora Mercedes davanti a tutti a parti invertite però, con Rosberg ed Hamilton sui due gradini più alti e seguiti da uno splendido Sebastian Vettel, rallentato da un dado capriccioso che, come l’anno scorso hai danni del compagno di squadra Raikkonen, ha dato problemi nell’avvitarsi. Questi gli attori principali a fine gara ma i veri protagonisti sono stati, al sabato, il nuovo regolamento delle qualifiche e, alla domenica, il volo spiccato da Alonso con la sua McLaren Honda.
Al solito procediamo con ordine:

LA GARA – Al semaforo rosso prima fila occupata dai due piloti Mercedes – Hamilton e Rosberg – davanti ai due ferraristi – nell’ordine Vettel e Raikkonen. Partono le vetture per il giro di formazione ma alla conclusione di questo il primo problema: a pochi metri dalla griglia di partenza si ammutolisce il motore della Toro Rosso di Kvjat lasciandolo fermo e costringendo i piloti a ripetere la procedura.

Nuovo giro di ricognizione dunque mentre il pilota russo riesce a riprendere il volante e scattare dalla pitlane. Luci rosse, rombano i motori, scatta il verde: slancio poderoso delle due Ferrari che sfilano le Mercedes inserendosi in prima e seconda posizione mentre Hamilton, colpito da un brusco calo dei giri motore, scivola fino alla sesta piazza. Comincia il ritmo del cavallino con Vettel a fare da battistrada mentre inseguono Raikkonen e Rosberg tenuti bene a distanza. Fatica invece Hamilton a risalire la china trovandosi davanti piloti coriacei come Massa ad esempio.

Solo alla dodicesima tornata comincia il walzer dei pit stop con Rosberg che rientra e monta la mescola soft mentre le Ferrari confermano la scelta di proseguire con la mescola ancora più soffice e montando appunto le supersoft. Più lungo il primo stint del campione in carica Lewis Hamilton che rientra solo al 16esimo giro stravolgendo la sua strategia e scegliendo di montare le gomme medie per poter arrivare sino alla bandiera a scacchi. Hamilton fa in tempo solo ad abbandonare la pit lane che si trova dietro la safety car a causa di uno spaventoso incidente che ha coinvolto Esteban Gutierrez tamponato da Fernando Alonso.

La McLaren di quest’ultimo, dopo aver colpito la monoposto dell’americana Haas è piombato contro un muro che costeggia la pista fino a scivolare sulla sabbia. Fin qui tutto normale si direbbe se non fosse che la monoposto dell’asturiano, una volta toccata proprio la sabbia, si sia rovesciata più volte distruggendosi e finendo la corsa contro le barriere di protezione. Attimi di apprensione fin quando non si è visto Alonso uscire autonomamente e illeso da quello che restava della vettura. «Ho visto il cielo» dichiara poco dopo.

Intanto sventola la bandiera rossa. Venti minuti di stop prima che la gara riprenda. Appena le vetture tornano in pista choc in casa Ferrari: Kimi rallenta e imbocca la pit lane con una leggera fumata del propulsore, si ferma in corrispondenza della piazzola mentre delle fiamme fuoriescono dalla presa d’aria posta sopra la sua testa; finisce così la gara del finlandese tradito dal turbo. Quando mancano circa 12 giri alla conclusione si verifica il momento cruciale: Vettel rientra ai box in prima posizione ma nel momento in cui vengono sostituite le gomme l’anteriore sinistra fatica ad avvitarsi facendo perdere tre secondi al tedesco. Comincia così la rincorsa di Seb che rimonta tutto il ritardo su Hamilton e a pochi giri dal termine prova l’affondo finendo sull’erba e accontentandosi del terzo gradino del podio.

LE QUALIFICHE – Bocciato dai giudici di gara e dalle squadre il nuovo metodo di svolgimento delle qualifiche del sabato. Secondo il nuovo regolamento le manches sono sempre tre da 15 minuti ciascuna, tuttavia ogni minuto e mezzo un pilota, il più lento in pista, dovrebbe essere eliminato. Belli, probabilmente i primi due steps quando tutti i piloti si sono trovati a dover gestire il traffico e stampare tempi accettabili per accedere alla successiva fase.

Quella che però ha deluso è stata la terza e ultima sessione praticamente abortita dalle squadre che si sono praticamente ritirate quando mancavano circa 3 minuti alla bandiera a scacchi ammazzando quindi tutto quello che doveva essere lo spettacolo. Anche per questo motivo la federazione ha deciso di tornare al vecchio format utilizzato fino alla scorsa stagione con le tre manches dalle quali verranno eliminati gli ultimi cinque.

Dunque appuntamento tra due settimane in Barhain sul circuito di Sakhir.

Di seguito l'ordine di arrivo dopo 57 tornate e la generale

1 NICO ROSBERG GER MERCEDES 1:48:15.565 25
2 LEWIS HAMILTON GBR MERCEDES +8.060s 18
3 SEBASTIAN VETTEL GER FERRARI +9.643s 15
4 DANIEL RICCIARDO AUS RED BULL RACING +24.330s 12
5 FELIPE MASSA BRA WILLIAMS +58.979s 10
6 ROMAIN GROSJEAN FRA HAAS +72.081s 8
7 NICO HULKENBERG GER FORCE INDIA +74.199s 6
8 VALTTERI BOTTAS FIN WILLIAMS +75.153s 4
9 CARLOS SAINZ ESP TORO ROSSO +75.680s 2
10 MAX VERSTAPPEN NED TORO ROSSO +76.833s 1
11 JOLYON PALMER GBR RENAULT +83.399s 0
12 KEVIN MAGNUSSEN DEN RENAULT +85.606s 0
13 SERGIO PEREZ MEX FORCE INDIA +91.699s 0
14 JENSON BUTTON GBR MCLAREN +1 lap 0
15 FELIPE NASR BRA SAUBER +1 lap 0
16 PASCAL WEHRLEIN GER MANOR +1 lap 0
NC MARCUS ERICSSON SWE SAUBER DNF 0
NC KIMI RÄIKKÖNEN FIN FERRARI DNF 0
NC RIO HARYANTO INA MANOR DNF 0
NC ESTEBAN GUTIERREZ MEX HAAS DNF 0
NC FERNANDO ALONSO ESP MCLAREN DNF 0
NC DANIIL KVYAT RUS RED BULL RACING

CLASSIFICA GENERALE

1 NICO ROSBERG GER MERCEDES Mercedes  25
2 LEWIS HAMILTON GBR MERCEDES Mercedes  18
3 SEBASTIAN VETTEL GER FERRARI Ferrari car 15
4 DANIEL RICCIARDO AUS RED BULL RACING Red Bull Racing  12
5 FELIPE MASSA BRA WILLIAMS Williams  10
6 ROMAIN GROSJEAN FRA HAAS Haas  8
7 NICO HULKENBERG GER FORCE INDIA Force India  6
8 VALTTERI BOTTAS FIN WILLIAMS Williams  4
9 CARLOS SAINZ ESP TORO ROSSO Toro Rosso  2
10 MAX VERSTAPPEN NED TORO ROSSO Toro Rosso  1
11 JOLYON PALMER GBR RENAULT Renault  0
12 KEVIN MAGNUSSEN DEN RENAULT Renault 0
13 SERGIO PEREZ MEX FORCE INDIA Force India 0
14 JENSON BUTTON GBR MCLAREN McLaren 0
15 FELIPE NASR BRA SAUBER Sauber 0
16 PASCAL WEHRLEIN GER MANOR 0

 

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