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Brad Smith il terzo uomo col chip cerebrale di Neuralink, ora può parlare grazie all’AI e ha realizzato un video con i suoi pensieri

Un minuscolo chip, dello spessore di qualche moneta, ha restituito a Bradford G. Smith la capacità di comunicare: grazie al dispositivo, può persino giocare a Mario Kart con i suoi figli

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Bradford G. Smith, affetto da SLA, è stato il terzo destinatario dell'interfaccia cervello-computer (BCI) di Neuralink, riporta Interesting Engineering. L'uomo ha ora condiviso i dettagli dell'impianto in un video pubblicato sul social X (ex Twitter), evidenziando come la tecnologia lo aiuti nella vita di tutti i giorni. La SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è una rara malattia neurologica che colpisce la capacità di controllare i muscoli. Man mano che peggiora, la malattia compromette la capacità di parlare, mangiare, muoversi e respirare.

Il Neuralink BCI ricevuto da Smith gli consente di controllare il cursore del computer con il pensiero. Ha dichiarato a proposito del video pubblicato: lo ha anche modificato utilizzando il chip. Utilizzando l'intelligenza artificiale e alcune vecchie registrazioni, è riuscito anche a creare una voce artificiale per narrare la registrazione. Prima di ricevere l'impianto, Smith utilizzava un dispositivo di eye tracking che si rivelava lento e spesso frustrante in ambienti luminosi. Tuttavia, con l'aiuto del chip Neuralink, la comunicazione è diventata per lui molto più rapida e fluida.

Interesting Engineering spiega: il minuscolo chip ha lo spessore di cinque monete impilate l'una sull'altra ed è stato impiantato nel cranio, nella corteccia cerebrale responsabile delle funzioni motorie. La struttura contiene più di 1000 elettrodi. Il dispositivo è collegato al computer tramite fili sottili. Questo complesso dispositivo funziona come una specie di interprete, muovendo il cursore tramite il pensiero. Secondo il MIT Technology Review, i fili sottili rilevano i segnali deboli dei neuroni nel cervello, li amplificano, li filtrano e identificano le informazioni chiave.

Le informazioni così ottenute vengono poi trasmesse in modalità wireless al computer portatile di Smith, sul quale egli può muovere il cursore. Oltre a comunicare, può anche giocare a Mario Kart con i suoi figli. Oltre che per la SLA, in futuro Neuralink intende utilizzare il chip anche per le persone che non sono in grado di comunicare a causa di ictus, lesioni del midollo spinale e sclerosi multipla.

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