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La biodanza è un'esperienza soft

Nell'aula della biodanza tanta positività e allegria con Amaresh e il gruppo dei partecipanti

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Ho voluto sperimentare di persona l'esperienza della biodanza. Mi sono affacciata scetticamente, e scetticamente ne sono rimasta affascinata! Luciano, uno dei miei migliori amici, me ne parlava come di un'esperienza soft, da provare assolutamente. In via "Delle Urne" 51 a Monserrato, mi stava aspettando una fantastica persona: Amaresh. Mi saluta e mi abbraccia, ma non in modo formale, ma con un caldo abbraccio che vuole trasmettere amicizia cordialità ed affetto. Ci sediamo e aspettiamo che il gruppo della serata arrivi, e nel frattempo faccio quattro chiacchiere con Luciano e Amaresh due persone intelligenti con cui è davvero molto piacevole dialogare, ok qui sono leggermente di parte! Iniziano ad arrivare le ragazze che mi abbracciano una ad una facendomi sentire di casa, e non un ospite arrivata lì solo per curiosare. La loro geniitlezza era genuina, considerando che nessuno di loro sapeva che avrei preparato un pezzo sull'esperienza della biodanza. Una volta che il gruppo è arrivato siamo entrati nell'aula. Il parquet a terra rende l'ambiente caldo; tende colorate e luci, in alcuni momenti soffuse, fanno da cornice a quello che di per se è già perfetto. Nel pavimento vengono sistemati in cerchio dei cuscini, e mi siedo insieme agli altri stringendoci le mani. Amaresh ringrazia tutti i partecipanti e gli invita a raccontare l'esperienza della precedente lezione, ciò che gli ha lasciato, e ciò che ricordano: emozioni, odori, movimenti, insomma tutto! Ascolto e mi rendo conto che le emozioni di ognuno di loro sono profonde ed uniche  il coinvolgimento è talmente alto che riesco a percepire quello che provano. Varcando la porta d'ingresso ognuno si spoglia dei propri titoli, di quello che è o che fa, sì perché siamo tutti uguali e nessuno parte con una marcia in più. Positività e sorrisi si sono sentiti e visti durante tutta la serata. La parola creatività ha dato libero sfogo al significato del termine. Tanti gli esercizi proposti da Amaresh in cui i partecipanti potevano essere liberi di sperimentare la libertà, libertà di fare ed essere ciò che sono senza essere giudicati, come d'altronde fanno i bambini, che riescono con semplicità a godersi tutto ciò che li capita. Sulla serata ci sarebbe tanto da dire, ma credo sia giusto che ognuno abbia l'opportunità di sperimentare di persona senza neccessariamente svelare in un articolo tutto ciò che accade, anche perché ogni serata è diversa dalle altre, in quanto la biodanza è all'insegna dell'originalità. Personalmente promuovo a pieni voti questa esperienza, e consiglio vivamente a tutti di provare le lezioni di questa disciplina.

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