E’ l’eiaculazione precoce, stavolta, a finire sul banco degli imputati. Troppo spesso sull’argomento sussiste ancora troppo imbarazzo, ecco perché gli uomini evitano di discutere di questo problema con lo stesso medico. Abbiamo intervistato il dottor Alessandro Oppo, Endocrinologo Andrologo dell’Università di Cagliari, Coordinatore regionale della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità. Il dottor Oppo ha spiegato che cosa s’intende per eiaculazione precoce e quali le cause e le cure.
Dottor Alessandro Oppo ci può spiegare in modo semplice che cosa s’intende per eiaculazione precoce?
Per l’eiaculazione precoce (EP) sono state proposte numerose definizioni. Riporto le principali e le relative fonti:
-International Society for Sexual Medicine 2008
Eiaculazione che avviene sempre o quasi sempre prima o entro 1 minuto dalla penetrazione vaginale che determina conseguenze negative quali disagio, fastidio nell’uomo e/o nella coppia.
-DSM-IV-TR, 2000
Eiaculazione persistente o ricorrente con minima stimolazione sessuale che
avviene prima o poco dopo la penetrazione e, in ogni caso, prima che l'uomo lo desideri.
-International Consultation on Urological Diseases, 2004
Persistente o ricorrente eiaculazione conseguente a minima stimolazione,
prima durante o poco dopo la penetrazione e prima che l'individuo lo desideri e nei confronti della quale ha poco o nessun controllo volontario, che causa disagio dell'uomo e della partner.
-American Urological Association 2004
Eiaculazione che avviene più precocemente del voluto, sia prima sia dopo la penetrazione e che causa disagio ad uno o entrambi i partner
-Waldinger et al. J. SEX. MED.2005
Uomini con ielt (intravaginal ejaculation latency time-tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) inferiore il minuto hanno un’eiaculazione precoce “definita”, mentre uomini con ielt tra 1 minuto ed 1 minuto e mezzo hanno un’ep “probabile”.
Quando si può parlare di eiaculazione precoce?
Come si è capito non vi è una definizione univoca del problema. Comunque si è più o meno tutti concordi nel ritenere che uomini che eiaculano entro 1-2 minuti dalla penetrazione vaginale nella maggior parte dei rapporti sessuali soffrano di eiaculazione precoce. E’ importante sottolineare che l’EP costituisce il disturbo andrologico più frequente, che ne soffre circa il 20-25% della popolazione maschile e quindi è un disturbo comune.
Dottore ci potrebbe dire quali sono le cause di un’eiaculazione precoce?
Innanzitutto è necessario distinguere tra forme primarie (in cui il disturbo si manifesta fin dai primi rapporti sessuali) dalle forme secondarie (il cui il disturbo si manifesta dopo un periodo più o meno lungo di attività sessuale normale). Nella maggior parte dei casi non si conosce la causa. Vi sono numerosi studi che indicano che le cause principali devono essere distinte in biologiche e psicologiche. Tra le biologiche distinguiamo quelle congenite (genetiche, da deficit del meccanismo di liberazione di un neurotrasmettitore, la serotonina, da ipersensibilità del glande, da anomalie morfologiche peniene) da quelle acquisite (malattie infiammatorie delle vie seminali, ipertiroidismo, disfunzione erettile, astinenza da sostanze stupefacenti, sospensione di terapie con antidepressivi). Le cause psicologiche sono riconducibili, nella maggior parte dei casi, ad ansia da prestazione, esperienze sessuali traumatiche, educazione rigida, paura, condizionamento, senso di colpa e stress, bassa autostima, depressione, scarse tecniche di controllo dell'eiaculazione, timore di perdere l'erezione.
Dottor Oppo quanto ne risente la coppia dal punto di vista sessuale?
La coppia ne risente indubbiamente tantissimo. Il disturbo eiaculatorio può minare severamente la vita sessuale della coppia se non trattato. A questo proposito mi preme ricordare che la terapia deve essere, quando possibile, mirata anche al coinvolgimento della partner che può essere un ottimo alleato per una buona riuscita della terapia.
L’uomo ai primi disturbi si rivolge prontamente allo specialista o si trova in una situazione di disagio?
Purtroppo in genere il paziente in media attende parecchio, a volte anche per anni, prima di rivolgersi a uno specialista, soprattutto per timore di dover confessare le proprie “debolezze” e per sfiducia nei possibili rimedi.
C’è una cura per l’eiaculazione precoce?
Certamente ci si può avvalere sia della terapia psicosessuologica sia della terapia farmacologica con risultati che arrivano a determinare un miglioramento della sintomatologia sino alla scomparsa della stessa fino all’80% dei casi. Il farmaco attualmente riconosciuto e commercializzato per la terapia dell’eiaculazione precoce si chiama Dapoxetina.
Dottor Oppo ai lettori può dare qualche valido consiglio per affrontare al meglio questa situazione?
Ovviamente il consiglio principale è di non attendere che il problema si cronicizzi e causi danni irreversibili alla coppia o comunque disagio alla vita del singolo individuo.
Come per qualsiasi altro disturbo, quindi, fondamentale è la tempestività, ecco perché, bisogna rivolgersi allo specialista alle prime avvisaglie. Risolvere il problema porterà dei grandi benefici anche alla coppia.