Con un lungo post su Facebook ieri il dottor Roberto Burioni, professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha voluto smentire, con un linguaggio accessibile e una serie di paragoni chiari, tutte le informazioni false circolate sulla meningite in questi giorni e cercare di far capire che al momento la situazione è nella norma e non c'è da avere paura o panico.
“Non c’è nessuna emergenza” meningite
“Prima di tutto - ha scritto Burioni - ,niente panico. Non c'è nessuna emergenza, il numero di casi è nella norma, unica anomalia una aumentata incidenza in Toscana che richiede una certa attenzione”. Per il medico "la meningite da meningococco C è una malattia molto pericolosa, difficile da diagnosticare, che in una percentuale non irrilevante di casi causa tragedie” ma attraverso il paragone con gli incidenti stradali cerca di far capire che la situazione è comunque nella norma. Gli incidenti, come i casi di meningite, "non sono in aumento, ma molta gente perde la vita o rimane disabile a causa di essi. Per cui dobbiamo comunque guidare con prudenza e tenere le cinture allacciate”.
“Il vaccino contro la meningite è efficace”
Il medico torna poi sulla questione del vaccino sul quale nei giorni scorsi di è spesso sentito dire che non funziona, come accade ormai da tempo per tanti altri vaccini di diverse patologie. “Nessuna emergenza – scrive Borioni sul Meningococco C - , però abbiamo da una parte una malattia terribile che fa morti e disabili, dall'altra un vaccino che è sicurissimo e straordinariamente efficace (anche se alcuni bugiardi vi dicono il contrario)”. La vaccinazione è efficace “non solo nel proteggere chi è stato vaccinato, ma anche nel diminuire drammaticamente la circolazione di questo pericoloso batterio tra la popolazione e proteggere quindi indirettamente pure chi non è stato vaccinato”. Il caso del Regno Unito è esemplare nel dimostrarne l’efficacia: “dopo nove anni di vaccinazione a tappeto la malattia si è quasi azzerata non solo tra chi era stato vaccinato, ma anche tra chi il vaccino non l'aveva fatto (fascia d'età 25-64, per essere precisi)”.
Nel grafico, postato dal medico, si vede, a sinistra, il numero dei casi di meningite per fascia d'eta' prima della vaccinazione a tappeto e, a destra, i casi dopo le vaccinazioni che sono drasticamente calate anche per chi non era vaccinato.
Borioni lancia dunque un appello a non farsi “prendere dal terrore” e a far vaccinare i bambini “facendo i richiami necessari, perché questo vaccino è sicurissimo ed efficace, ma non sembra purtroppo fornire una immunità perpetua”.
“La vaccinazione non è una protezione individuale e una responsabilità sociale”
Sulla questione generale dei vaccini e sulla campagna contro di essi Borioni è lapidario: “Non vaccinare i figli in assenza di controindicazioni specifiche è un comportamento scellerato che non solo mette in pericolo i figli stessi, ma anche tutti noi”. La vaccinazione, ha continuato il medico, "non è un atto di protezione individuale, ma di responsabilità sociale, come il guidare con prudenza. Chi non vaccina i figli mette in pericolo i suoi figli insieme a tutti noi. Non dovrebbe essergli consentito di farlo”.
“Gli immigrati non c’entrano con i casi di meningite in Italia”
Il professore di Microbiologia e Virologia infine ha categoricamente smentito le notizie secondo cui i focolai di meningite in Italia siano causati dagli immigrati. “Non c'entrano nulla – scrive Borioni - , i ceppi di meningococco che circolano in Africa sono diversi da quelli che circolano da noi. Io ve lo dico da tempo, ora lo confermano pure autorevoli divulgatori scientifici per cui potete finalmente crederci”.