Hai presente quella sensazione di aggressività incontrollata che ti prende in “quei giorni”?. Hai presente la profonda tristezza che si manifesta con pianti disperati nei giorni prima del ciclo?.
Insomma, hai presente quando nella fase premestruale la tua emotività fa capolino in maniera inaspettata ed immotivata con una tale forza da non poter essere in alcun modo gestita?.
Ecco, un motivo di tanto malessere e disagio psichico c’è, eccome, solo che non hai voluto prendertene cura durante tutto il mese che precede le mestruazioni.
Mi spiego meglio: tutto i no che avresti voluto dire durante quel mese, tutto quel tuo essere accondiscendente dove non occorreva esserlo, tutto il lavoro extra che ti sei messa sulle spalle (occuparti dei problemi degli altri, sforzarti oltremisura ecc.), tutto il tuo essere super funzionale tanto da soddisfare bisogni altrui prima che questi vengano esplicitamente richiesti, contribuiscono alla comparsa della sindrome mestruale.
“Ma no, non è possibile, Simona, c’è una ragione medica che certifica il mio malessere: ho l’utero retroverso, ho le cisti ovariche, la tiroide non mi funziona bene…” (e chi più ne ha più ne metta).
E’ possibile che ad accompagnare il tuo disagio fisico ci sia anche una disfunzione organica, ciò non toglie che puoi alleviare i sintomi psicologici prendendoti cura di te e dei tuoi bisogni in ogni fase del mese. Ti sarà sicuramente capitato di osservare come nei periodi in cui ti senti maggiormente amata e coccolata, i dolori mestruali siano molto inferiori alla media che sei solita registrare.
Avrai anche notato come i fastidi del pre-mestruo siano invece più intensi quando sei sotto fatica ed, invece di riposare, ti sei stressata con dei ritmi sovraumani.
Lungi dall’essere qualcosa da combattere, la sindrome pre-mestruo è invece la tua migliore amica: ti informa infatti di tutti i “sì” che hai detto e che dovevano essere dei “no”.
Perché avviene questo?.
Perché la natura selvatica ed indomita del femminile per troppo tempo censurata, ti chiede di fare i conti con tutte le libertà che non ti sei concessa.
Immagina la sindrome premestruale non come una scocciatura, ma come una benedizione che ti permette di osservare quale aree della tua vita hai trascurato, quali bisogni personali hai lasciato inascoltati e a quanti compromessi sei scesa con te stessa per paura della disapprovazione sociale.
Molte donne considerano le proprie espressioni emotive esagerate e se ne vergognano spudoratamente. Alcune donne vorrebbero essere come i maschi:più lineari, logiche, insomma più che mentali che affettive. Questo desiderio di essere “più maschile” va a rinnegare la tua natura, la quale arrabbiata si fa sentire puntuale prima del ciclo.
E così la sindrome premestruale compare come una Dea rinnegata che è consapevole del suo valore ed è tanto più furente tanto meno non omaggiata a dovere.
Ti invito quindi a far pace con la tua natura emotiva, ad abbracciare ed a tenere in grande considerazione cosa ti comunica la tua sindrome premestruale.
Non considerare futili i motivi per cui ti indigni o piangi in quel periodo, ma tienine conto per darti più amore, sostegno, riposo e cura.
Inoltre, invece di stordirti con analgesici per “tirare avanti” fermati prima, rilassati, concentrati sul respiro e lascia che gli altri ti vengano incontro.
Fatti aiutare, delega. Il tuo compito di donna è solo quello di esistere ispirando il mondo con la tua presenza verso il bello e l’amore. Non devi fare altro.
Se vuoi imparare come vivere la tua femminilità più serenamente ti invito ad iscriverti al mio sito. Grazie all’iscrizione alla newsletter riceverai materiale gratuito (e-book, meditazioni, video, audio corsi e tanto altro) per vivere il tuo essere donna con gioia e benessere.