Partecipa a Notizie Nazionali

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Importiamo dal Canada rifiuti speciali che mangiamo sotto forma di pane e pasta

Dal 2006 su decisione dell'UE arrivano nel nostro paese navi cariche di grani duri dal Canada che altro non sono che rifiuti tossici.

Condividi su:

Il micologo pugliese Andrea Di Benedetto,  da anni,  cerca di sensibilizzare  l’opinione pubblica sulla qualità del  grano duro importato in italia dal Canada. Grano che contiene  micotossine come il glifosato e Deossinivalenolo ,  in grado di creare seri problemi gastrici e di salute in generale. Questo accade perché si coltiva grano là dove non andrebbe coltivato per profitto. Non andrebbe coltivato  perché non ci sono le giuste condizioni climatiche , ossia  sole abbastanza forte da distruggere le micotossine come invece accade nei paesi mediterranei .  Considerazione che il Canada non fa anche perché pensa poi bene di esportare via mare i suoi rifiuti tossi in Europa

Grano che in Canada non si  può dare neppure alle bestie arriva qui in Europa, poiché il limite di questa micotossina a  è stato fissato a 1750ppb”.
Il problema è chiaramente europeo ma tocca noi italiani da vicino perché un italiano del sud mangia ogni anno nelle sue più svariate forme  130 chilogrammi di derivati del grano  contenenti a questo punto  DON perché il grano canadese viene miscelato con i nostri grani duri del Sud Italia che hanno un contenuto di DON pari a zero  e dal quale si producono: pasta, pane, pizze, dolci ecc.

Facile capire come siano  in costante aumento le patologie quali: Morbo di Crohn, Parkinson, Autismo e altre patologie autoimmuni e   la Gluten sensitivity, scambiata per Celiachia. la Gluten sensitivity” non è allergia al glutine ma semplicemente ovvia  reazione all’ingerimento della micotossina Don  che provoca una sorta di allargamento delle ‘giunture serrate’ a livello dei villi intestinali. In condizioni normali i villi intestinali non assorbono il glutine. Sintomi che vengono scambiati per celiachia.

Al problema per la nostra salute si aggiunge quello economico:  a causa delle importazioni nel sud Italia  sono stati lasciati a loro stessi  600 mila ettari di seminativi.
Andrea Di Benedetto non mangia più pasta dei grandi marchi  e neppure il pane, altro alimento ancora più a rischio  perché sottoposto a minori controlli e nel quale passa di tutto e conclude  rivelando che dietro questa i  rifiuti speciali trasformati in pane  e pasta c’è  Un giro di affari di circa 40 miliardi di Euro all’anno.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook