Con buona probabilità il Movimento5Stelle è oggi il primo partito italiano in fatto di potenziali preferenze. Vista la concorrenza, la notizia di per sé non vale uno scoop eppure tanta attrattività cozza contro una evidente immaturità politica degli eletti e degli attivisti “pentastellati”. Precisando anticipatamente che immaturità non vuol dire incondizionatamente incapacità politica o governativa, manca al movimento il superamento di un rito di iniziazione, una prova di maturità che li emancipi dall'essere gli eterni incompiuti.
Ai più attenti movimentisti non sarà sfuggito come l'aver adottato il blog di Beppe Grillo come vero e proprio Testo Sacro ha fatto sì che il M5S sia stato ridotto ad una trottola mediatica che gira su se stessa. Post che sbeffeggiano avversari politici, la Presidente della Camera criticata anche per uno starnuto, le foto di Renzi con i pantaloncini corti e titoloni altisonanti che partoriscono topolini, il tutto condito con nomi storpiati e volgarità gratuite buone solo per ridestare l'attenzione del lettore assopito o svogliato. E' chiaro che si cerca di sopperire a quella spinta propulsiva non più energica come una volta. Le frasi del tipo “ quando saremo in Parlamento cambieremo questo Paese” non hanno più, per ovvie ragioni, la capacità di attrarre e di emozionare. Emozione che potrebbe rinascere se il M5S dimostrasse di essere maggiorenne, se dimostrasse che l'imput del “Vangelo secondo Grillo” appartiene al passato come un girello appartiene ai bambini, se dimostrasse insomma di avere una mente lucida e gambe forti capaci di individuare la strada e percorrerla a piè veloce. La ripetitività di un dinosauro come Grillo non appartiene al movimento, così come l'esclusivo interesse per gli affari di Casaleggio mal si accosta alla sincerità genuina di molti attivisti e parlamentari Cinque Stelle. Nelle antiche civiltà africane il rito di iniziazione più diffuso era “l'avulsione degli incisivi”, oggi, nell'era multimediale e come omaggio alla rete, togliersi un dente per diventare adulti può tranquillamente risolversi nell'ignorare qualche Tweet. E' un click che non provoca dolore ma apre le porte alla piena maturità.