Politica, resoconto di una settimana
Incontro sindacati-governo per Buona Scuola, De Luca proclamato presidente in Campania

Effetto-elezioni comunali: quotazioni di Forza Italia in rialzo, smottamenti rallentati.
L’ala verdiniana frena sul distacco dal partito berlusconiano. Questo, però, anche alla luce delle voci che vorrebbero sempre più concreta la possibilità di un bis del Patto del Nazareno.
Qualche problema in più nel Pd: la questione spinosa resta sempre Roma, e Ignazio Marino. Intervistato a Porta a porta martedì 16 giugno, il premier Matteo Renzi spinge perché anche nella capitale si voti nel 2016, come in molte altre grandi città italiane. Per il Campidoglio Renzi pensa a Giachetti o, in alternativa, a Gabrielli. La risposta di Marino. “Se mi cacciano, hanno il dovere di ricandidarmi. Ma sono sicuro che resisterò fino al 2023”.
Intanto, nell’Europarlamento di Bruxelles, nasce un nuovo raggruppamento, “Europa delle Nazioni e delle Libertà”, sorta di versione di prova del matrimonio annunciato, a livello europeo, tra il Front National di Marine Le Pen e la Lega di Matteo Salvini.
Giovedì 18 giugno, in Campania, Vincenzo De Luca viene proclamato ufficialmente nuovo presidente, ma slitta il suo insediamento, così da rinviare l’attuazione della legge Severino. Forza Italia e M5S premono perché il governo dia ad essa applicazione immediata, prima, cioè, che De Luca abbia il tempo di far entrare in carica una giunta e un vicepresidente che gestirebbero, sotto la sua regia, i diciotto mesi di sospensione “severiniana” del governatore eletto.
E mentre si acutizza l’emergenza immigrati a Milano, Roma e Liguria, al confine tra Francia e Italia, altro capitolo della vicenda Buona Scuola: sabato 20 giugno i sindacati uniti, Cgil, Cisl e Uil, chiedono al governo un decreto di legge urgente per sbloccare il nodo delle assunzioni dei precari. Il premier replica ribadendo che le assunzioni non possono essere disgiunte dalla riforma, il cui cammino parlamentare si complica però sempre di più.
Domenica 21 giugno l'estate si apre per la Lega Nord cl tradizionale raduno di Pontida, che potrebbe celebrare la "svolta ideologica" delle camicie verdi: da secessionisti settentrionali a partito pronto a radicarsi dalle Alpi ad Agrigento. Con un nuovo marchio, Lega Nazionale.