Alleggerire le imprese e rafforzare la loro competitività grazie agli investimenti; arrivare a una soluzione strutturale della questione migratoria, gestendo il fenomeno "e non limitandosi a subirlo"; sostenere il processo di allargamento dell'Unione europea ai Balcani Occidentali. Queste le tre priorità italiane per l'agenda strategica Ue 2024-2029 che la premier Giorgia Meloni porterà al tavolo della discussione stasera a Zagabria, dove è in programma una delle cene ristrette organizzate dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel per definire il piano d'azione della Ue dei prossimi anni. Â
Meloni arriverà alle 19 al Palazzo del Governo (Banski Dvori) per l'incontro, al quale saranno presenti, oltre a Michel e al primo ministro croato Plenkovic, anche il premier maltese Abela e quello polacco Morawiecki. Non ci sarà il primo ministro slovacco Fico, la cui presenza è venuta meno per concomitanti procedure parlamentari preliminari al voto di fiducia. Â
Per quanto riguarda il commercio, la presidente del Consiglio sottolineerà come il conflitto in Ucraina abbia reso ancora più evidente l'interconnessione tra resilienza economica e autonomia strategica: per il governo Meloni - spiegano fonti dell'esecutivo - il perseguimento di una politica commerciale aperta rappresenta "uno dei pilastri della sicurezza economica", in quanto mira a "garantire e promuovere la diversificazione di approvvigionamenti e delle esportazioni per ridurre le dipendenze", mitigando quindi i rischi.Â
Sul tema migranti, Meloni tornerà a rimarcare la necessità di un approccio "multidimensionale" al problema: per l'Italia va concluso entro la corrente legislatura europea il processo di adozione del nuovo patto Asilo e Migrazione e, sul fronte della dimensione esterna, vanno stanziate "adeguate risorse finanziarie". Â
Meloni spronerà l'Europa a potenziare la cooperazione con i paesi di origine e transito per "prevenire le partenze irregolari, rafforzare le frontiere esterne, combattere i trafficanti, migliorare il sistema dei rimpatri e ampliare canali di migrazione legale". E chiederà di dare "rapida e completa attuazione" al Memorandum d'intesa Ue-Tunisia, oltre a sollecitare soluzioni simili all'Accordo Italia-Albania, un'iniziativa che secondo Palazzo Chigi "sta suscitando molto interesse" e "potrebbe diventare un modello per il futuro". Â
In merito al processo di allargamento Ue, l'Italia sostiene "con convinzione" il percorso di adesione di Ucraina, Moldova e Bosnia Erzegovina e vuole assicurare "passi in avanti tangibili" anche per l'ingresso nella Ue dei Balcani Occidentali. "L'allargamento avrà impatto considerevole e l'Ue si deve preparare", sottolineano fonti di governo. "L'Italia partecipa alla riflessione collettiva sul tema delle riforme che saranno necessarie nei prossimi anni nel contesto dell'allargamento, (politiche, bilancio, procedure decisionali). Una riflessione - viene spiegato - che va portata avanti in parallelo col processo di allargamento con l'obiettivo di essere pronti ad accogliere i nuovi membri".Â