Il tema della maternità surrogata (o utero in affitto), da diversi giorni, continua ad essere al centro del dibattito politico. Ieri, nella nota trasmissione di approfondimento politico di Rete4 “Zona Bianca”, condotto dal giornalista Giuseppe Brindisi è stata affrontata la questione della maternità surrogata ed è intervenuto il ministro delle pari opportunità e della famiglia Eugenia Roccella.
L’esponente dell’esecutivo Meloni nel corso della trasmissione ha spiegato i motivi per cui il centrodestra si oppone fortemente e con convinzione all’utero in affitto: “Nella maternità surrogata ci sono due donne: una dà gli ovociti, l’altra è il vero utero in affitto che deve avere altri requisiti come aver già partorito ed essere in buona salute. Si sceglie chi dà l’ovocita attraverso una sorta di selezione della razza: la donna deve essere alta, bella, bionda, generalmente è dell’Est. L’ovocita di una donna nera costa molto meno di una donna bianca, con connotazioni evidentemente razziste. Il costo dell’operazione è molto alto ma alle donne va una cifra relativa. Sono convinta che i genitori omosessuali possono essere ottimi genitori, il punto non è questo. Il problema è come è arrivato quel figlio e il fatto che genitori dello stesso sesso, uomini in particolare, devono ricorrere a certe pratiche, in particolare all’utero in affitto. Il tema dei diritti dei bambini è il pretesto per non parlare dell’utero in affitto. In realtà già oggi è reato l’utero in affitto e lo è anche la propaganda dell’utero in affitto, ma non sono mai stati perseguiti. Così si va all’estero dove si affitta l’utero di una donna povera, tornando poi in Italia e chiedendo la trascrizione automatica del bambino. Da tempo Fratelli d’Italia ha chiesto di mettere all’ordine del giorno delle Camere la discussione della proposta di legge a prima firma di Maria Carolina Varchi che prevede che la gestazione per altri diventi un reato universale. In Italia ai bambini non è negato nessun diritto. Il genitore biologico può immediatamente registrare il bambino, che da quel momento gode di tutti i diritti. Quanto al partner del genitore biologico, la soluzione l’ha indicata la Cassazione a sezioni unite: l’adozione in casi particolari, molto più semplice e veloce dell’adozione classica”.