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OK definitivo al Senato al decreto carburanti

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Approvato definitivamente il disegno di legge di conversione del D.L. n. 5/2023 recante “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico”. 

Il via libera, nella seduta di ieri, nell’Aula del Senato che ha approvato il testo per alzata di mano (quindi senza indicazione dei voti). A favore del provvedimento i gruppi della maggioranza: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Civici d’Italia – Noi Moderati.

In prima lettura alla Camera, il Governo pose la fiducia sul provvedimento, confermata il 20 febbraio scorso.

Il decreto (varato il 14 gennaio e frutto dei rincari di inizio anno in coincidenza con l’aumento delle accise su benzina e diesel) fu al centro di infuocate polemiche e proteste. 

Nel dettaglio, il provvedimento stabilisce l’esposizione del prezzo medio regionale sulla rete non autostradale e del prezzo medio, su base nazionale, per gli impianti in autostrada. La violazione dell’obbligo di comunicare i prezzi praticati, o dell’obbligo di adeguare i cartelloni di pubblicizzazione dei medesimi, è sanzionata con l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 2.000 euro. Per l’ipotesi di recidiva è prevista, dopo la quarta violazione, anche non consecutiva, nell’arco di sessanta giorni, la sanzione della sospensione dell’attività per un periodo da uno a trenta giorni. L’accertamento delle violazioni è effettuato dalla Guardia di finanza. Prevista anche una applicazione informatica, fruibile per mezzo di dispositivi portatili, per la consultazione dei prezzi. Vengono, inoltre, rafforzati gli strumenti a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi, il cosiddetto mister Prezzi, per la pronta e approfondita disamina dell’evolversi dei prezzi lungo la filiera dei beni di largo consumo, al fine di individuare con tempestività l’insorgere di fenomeni speculativi, non giustificati dalla sola dinamica inflazionistica.

Il Garante dovrà predisporre una relazione trimestrale sull’andamento dei prezzi medi. Per l’attività del Garante medesimo vengono stanziati 500 mila euro all’anno, dal 2023 al 2025. E’, poi, ripristinata “l’accisa mobile”, il meccanismo per cui le imposte sulla benzina si riducono in maniera proporzionale all’aumento dei prezzi, grazie ad un maggior gettito dell’Iva. Si reintroduce, infine, il bonus Trasporti, attraverso l’istituzione, nello stato di previsione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di un fondo finalizzato a rilasciare, nei limiti della dotazione del fondo e fino all’esaurimento delle risorse, un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di Trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ovvero per i servizi trasporto ferroviario nazionale. Il valore del buono è pari al 100 per cento della spesa da sostenere per l’acquisto dell’abbonamento e, comunque, non può superare l’importo di 60 euro. Quanto alla platea dei beneficiari, il buono è attribuibile alle persone fisiche che, nell’anno 2022, hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

 

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