"La rivoluzione e' appena iniziata, gli 80 euro e l'Irap sono l'antipasto". Lo assicura Matteo Renzi in un'intervista a Repubblica nella quale spiega che adesso serve "mantenere credibilita' sui mercati. Sara' possibile se resta alta l'attenzione su tutte le riforme. Se ci riusciamo - sostiene il premier - allora presto potremo allargare il taglio delle tasse agli incapienti, alle partita Iva e ai pensionati". E, sottolinea, "faccio notare a chi mi accusa di fare solo televendite che abbiamo mantenuto le promesse. Come diceva Franco Califano, tutto il resto e' noia".
Il presidente del Consiglio ammette che negli 80 euro c'e' pero' una "debolezza" perche' "80 euro dati a un single hanno un impatto diverso rispetto a un padre di famiglia monoreddito con 4 figli. Dobbiamo porci questo problema. L'Italia non si puo' permettere il lusso di trattare male chi fa figli".
A proposito delle proteste di banche e magistrati, invece, osserva: Le banche "pagano le stesse tasse di tutti gli altri italiani, il 26%". Quanto ai magistrati, ribadisce: "Con quale logica intervengono sulla formazione delle leggi? Non è indispensabile che un giudice o un pm guadagni piu' di 240mila euro all'anno. Non è un disastro sociale". Renzi annuncia poi la riforma della giustizia: "A giugno, dopo le elezioni. Ascolteremo tutti e faremo la riforma. Iniziamo con il processo civile telematico e poi toccherà anche al processo penale senza interventi ad personam che hanno segnato la sconfitta della politica in questi anni. C'e' anche la giustizia amministrativa. Il sistema dei Tar non funziona come dovrebbe, dobbiamo fare una riflessione anche su questo".
Per quanto riguarda la riforma della Pubblica amministrazione, aggiunge: "Entro un anno daremo una 'identita' digitale' a tutti. Daremo un pin a ogni italiano, che userà quel codice per entrare in tutti gli uffici della pubblica amministrazione restando a casa. Con quel pin potranno pagare le multe o le tasse, prenotare una vista all'Asl o disbrigare le pratiche della giustizia".
Renzi si dice convinto che "questa legislatura durera' fino al 2018, anche Berlusconi lo sa" e conclude: "In ogni caso nel nostro paese sta tornando la speranza. Adesso se riusciamo a sbloccare l'incantesimo, accadra' una cosa straordinaria: in Europa torna l'Italia autorevole e combattiva. A quel punto ci divertiremo".

