"Le parole riportate oggi da organi di stampa e attribuite al senatore Calderoli nei confronti di Cecile Kyenge sono inaccettabili. Oltre ogni limite". Commenta così, il premier Enrico Letta, le frasi circolate su Internet, che paragonavano il ministro Kyenge "ad un orango". "Piena solidarietà e sostegno a Cecile. Avanti col tuo e col nostro lavoro". In merito a questa affermazioni offensive lo stesso Calderoli si è poi difeso "Ho parlato in un comizio, ho fatto una battuta, magari infelice,ma da comizio, questo è stato subito chiaro a tutti i presenti". Il vice presidente del Senato, il leghista Calderoli, giustifica così la frase nei confronti del ministro Kyenge. "Non volevo offendere e se il ministro
Kyenge si è offesa me ne scuso, ma la mia battuta si è inserita in un ben più articolato e politico intervento di critica al ministro e alla sua politica". Non intende dimettersi, Calderoli, ma piuttosto invitare il ministro in questione alla Berghemfest che "ha sempre ospitato dibattiti anche accesi tra diverse posizioni politiche".