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Elezioni sarde: il Pd sceglie Pigliaru. Salgono a sette gli aspiranti governatori

Depositati 34 simboli elettorali.

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Con la deposizione dei simboli elettorali (ben 34) avvenuta nelle scorse ore si completa un'altro passaggio del percorso che porterà alle elezioni regionali del 16 febbraio. Sempre nelle scorse ore il Partito democratico ha rotto gli indugi indicando l'economista Francesco Pigliaru (già assessore alla Programmazione nei primi due anni della Giunta Soru) alla guida della coalizione di centro sinistra. Con Pigliaru salgono a sette i candidati alla carica di Presidente della Giunta (Governatore, nella vulgata comune): Ugo Cappellacci (Governatore uscente) per il centro destra; Mauro Pili (già presidente della regione nel 1999 e dal 2001 al 2003 e ora in rotta con il centro destra) per la “Coalizione del popolo sardo”; Michela Murgia per “Sardegna possibile”; Pier Franco Devias per il “Fronte indipendentista unidu”; Cristina Puddu per gli indipendentisti di “Meris” (ovvero quelli di Doddore Meloni che nel frattempo ha chiesto al Tar l'annullamento delle elezioni per “incostituzionalità della legge elettorale”); Gigi Sanna per il “Movimento Zona Franca”. I prossimi passi saranno la presentazione delle liste (alcune forze politiche non presenti attualmente in consiglio stanno raccogliendo le firme necessarie) e la definizione delle coalizioni. Mancano ancora alcuni tasselli, come ad esempio la coalizione dello storico Partito sardo d'Azione. Intanto queste elezioni vedranno l'assenza del Movimento 5 stelle. Beppe Grillo non ha infatti concesso l'utilizzo del simbolo dati i litigi interni ai pentastellati sardi.

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