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Trattative Lega-5stelle, oggi al Quirinale: Conte come candidato alla Presidenza

Dopo 70 giorni di trattative, arriva il test decisivo

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Dopo 70 giorni di trattative, sembra siamo arrivati alla "sfida" finale. Oggi si presenteranno Lega e Movimento 5 Stelle per presentare il nuovo governo.

Proprio stamattina i due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, si sono incontrati nuovamente, per rivdere gli ultimi punti, prima dell'incontro pomeridiano con il Presidente Mattarella.

Un cruccio importante deve essere risolto: il nome per la Presidenza del Cosiglio.

Ancora nessun annucio finale, ma solo indiscrezioni: il candidato papabile sembra essere Giuseppe Conti, professore esperto di Diritto Amminsitrativo, già indicato dai 5 Stelle come Ministro della Pubblica Amministrazione.

Nonostante il braccio di ferro tra i due, alla finse sembra aver vinto la figura di un tecnico, una figura fuori dai due partiti.

Nel frattempo la Lega, dal suo Gazebo a Fiumicino, annuncia "Abbiamo chiuso il lavoro su tutto, sul candidato premier, la squadra e il programma. Siamo pronti a partire". Per Palazzo Chigi, ha aggiunto, "abbiamo scelto un nome equilibrato che soddisfa noi e loro".

Secondo le indiscrezioni, per sciogliere il nodo, sembra che a Luigi di Maio spetti il Ministero del Lavoro e a Matteo Salvini il Ministero degli Interni. Già da qualche giorno, infatti, i grillini annunciano che il reddito di cittadinanza sarà di competenza del Ministro del Lavoro, ovvero dello stesso Di Maio; Salvini, invece, ha sempre palesato la volontà di accapararrasi gli Interni, precisando di non voler tornare indietro.

Anche Giancarlo Giorgetti "avrà un ruolo chiave", ha annunciato Salvini. Il braccio destro del segretario dovrebbe occuparsi di economia andando dunque al dicastero di Via XX Settembre, ma sarebbe in ballo anche per diventare sottosegretario e affiancare il premier che invece è stato indicato dagli alleati M5s. Sul tavolo per il dicastero dell'Economia, nel caso in cui si puntasse su un tecnico, così come tecnico è il premier, c'è anche il nome di Paolo Savona, 82enne già ministro con Ciampi e critico quando l'Italia entrò nell'euro. La poltrona di sottosegretario a Palazzo Chigi dovrebbe andare a un esponente del Carroccio e se non sarà Giorgetti potrebbe essere Claudio Borghi.

Anche il Ministero dei Trasporti e le Infrastrutture potrebbe apparternere a un leghista, anche se Laura Castelli lo rivendica per sè. Sempre secondo quanto trapela in queste ore al Carroccio dovrebbero andare anche il dicastero dell'Agricoltura e quello del Turismo, rispettivamente a Nicola Molteni e Gian Marco Centinaio. Dei Rapporti con il Parlamento potrebbe occuparsene Roberto Calderoli.

Ministro della Pubblica Amministrazione e Giustizia dovrebbe essere Pentastellato, con i rispettivi nomi di Laura Castelli e Alfonso Bonafede. Tra i nomi che circolano per il dicastero dei Beni Culturali, sempre in quota M5s, ci sarebbe quello di Emilio Carelli, ex direttore di Sky. L'ex nuotatore Domenico Fioravanti verrebbe indicato invece come ministro dello Sport. Stando sempre alle indiscrezioni, trapelate dopo il vertice tra Di Maio e Salvini, agli Affari europei potrebbe andare Vincenzo Spadafora, mentre la leghista Simona Bordonali agli Affari regionali. All'Ambiente, in quota M5s, il generale Sergio Costa che ha lavorato nella terra dei fuochi. Per il ministero della Difesa circola nome di Lorenzo Fontana, mentre per quello degli Esteri l'ex ambasciatore Giampiero Massolo.

Aspettiamo ora le decisioni del Presidente Mattarella.

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