Intervistato dal Corriere della Sera il Ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda si dice contrario all'ipotesi di voto anticipato.
"Andare alle elezioni a giugno o peggio ad aprile - ha detto Calenda- rappresenta a mio avviso un serio rischio per la tenuta del Paese" .
La ragione di tale contrarietà , che il Ministro precisa essere di natura personale, è prevalentemente legata ai temi economici. Nei prossimi mesi, dice Calenda, "il governo avrà una serie di appuntamenti ineludibili: bisognerà attuare le iniziative per stabilizzare il sistema bancario, andrà implementato il piano Minniti sull'immigrazione per fronteggiare gli sbarchi estivi, andrà impostato il lavoro sulla ricostruzione nelle aree terremotate, andranno fronteggiate alcune difficili e fondamentali crisi industriali. Pensare di gestire tutto ciò e molto altro con un esecutivo dimissionario, nel mezzo di una campagna elettorale, mi pare un azzardo".
Anche la legge elettorale scaturita dalla sentenza della Consulta è un elemento ostativo per il voto, secondo il Ministro. Se si andasse al voto con quela legge, afferma Calenda, "tutti i sondaggi sembrano indicare come scenario più probabile uno stallo alla spagnola che consegnerebbe l'Italia all'ingovernabilità . In questo contesto il rischio che lo spread acceleri la salita già iniziata mi sembra molto concreto. Questi sono i rischi interni. Poi non va dimenticato che viviamo un'epoca di enormi incertezze anche a livello internazionale".
Sui temi di vita della legislatura il Ministro, tuttavia ha voluto precisare "che la posizione del governo sulla questione elettorale è chiara: a decidere saranno il Parlamento e il presidente della Repubblica".
Calenda ricopre la carica di Ministro dello Sviluppo Economico dal 10 maggio 2016 quando fu nominato dal Presidente del Consiglio Renzi in sostituzione della dimissionaria Federica Guidi. Eè stato poi confermato nel suo incarico a Paolo Gentiloni. Dal 2013 al 2016 era stato Vice Ministro sempre al Dicastero dello sviluppo economico e dopo la caduta del Governo Letta fu nominato Rappresentante permanente dell'Italia presso l'UE fino alla nomina a Ministro nel 2016.
La posizione del Calenda è condivisa anche dal presidente dei Senatori di Forza Italia Paolo Romani che ha detto: "Le parole del ministro Calenda, sono improntate alla ragionevolezza e vanno valutate con molta attenzione". "Forza Italia vuole che gli italiani possano tornare alle urne in tempi rapidi - continua Romani - , ma l'accelerazione del voto a giugno presenterebbe notevoli rischi per il Paese. Sia perché le leggi elettorali di Camera e Senato vanno armonizzate con la dovuta riflessione, sia perché gli impegni e i problemi urgenti che attendono l'Italia, dalla ripresa dello spread a quelli di carattere internazionale come il G7, necessitano di un governo nel pieno delle sue funzioni e della sua legittimità ".
Per l'esponente di Forza Italia la priorità è innanzitutto rivedere la legge elettorale: "Si avvii, una volta conosciute le motivazioni della sentenza della Consulta, un confronto serio tra le forze politiche per dare al Paese una legge elettorale capace di coniugare rappresentanza e governabilità , ma non si facciano salti nel vuoto per interessi di parte".