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Gentiloni: necessario un periodo di ricovero ospedaliero

Tantissimi i messaggi di solidarietà e di pronto ristabilimento arrivati per il Premier

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Il malessere si era già manifestato durante la visita all’Eliseo per incontrare Francois Hollande, ma quando è sceso dall’aereo che lo aveva appena riportato a Roma quel fastidio, documentato anche in alcune fotografie che lo avevano ritratto con il volto un po’ provato, è tornato fuori.

Da qui la decisione, appena rientrato nel suo ufficio, di recarsi al Gemelli per una serie di esami di controllo compresa una coronografia dalla quale i medici guidati dal direttore di cardiologia Filippo Crea hanno poi deciso di applicare al Presidente del Consiglio uno stent che permette al sangue di fluire al meglio nei vasi che rischiano l’ostruzione. Sta bene Paolo Gentiloni dopo l’intervento di angioplastica effettuato nella notte nell’ospedale romano. Il capo del Governo, riferiscono fonti della Presidenza, si trova attualmente ricoverato nell’unità di terapia intensiva cardiologica, è vigile e in buone condizione e avrebbe manifestato il desiderio di rimettersi al lavoro già da lunedì prossimo. “Non mi sento bene”, aveva detto Gentiloni ai suoi collaboratori subito dopo il faccia a faccia con il presidente francese. Poi il rientro a Roma e la scelta di effettuare alcuni controlli dopo una prima visita nel presidio sanitario di Palazzo Chigi.

Adesso per il premier sarà necessario un periodo di ricovero in ospedale, ma al momento non sono previsti bollettini medici ufficiali. Nelle prossime ore si dovrebbe sapere quanto sarà lunga la convalescenza anche se in questi casi la permanenza in ospedale non va oltre i tre giorni. Il decorso post-intervento, sempre secondo quanto è possibile apprendere, procede regolarmente e vengono seguite le terapie standard dopo un'angioplastica. Gentiloni, come riferiscono ancora fonti del Governo, starebbe addirittura lavorando al telefono, scambiando sms con Palazzo Chigi.

Tantissimi i messaggi di solidarietà e di pronto ristabilimento arrivati per il Premier in queste ore che hanno coinvolto tutte le forze politiche presenti in Parlamento, l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e la presidente della Camera Laura Boldrini. Gentiloni era appena rientrato dalla Capitale francese, prima tappa del tour europeo che impegna ogni neo presidente del Consiglio: ad Hollande aveva appena confermato lo storico asse franco-italiano che già Matteo Renzi aveva cercato di rafforzare, tendendo subito dopo una mano a Mosca e sottolineando come con la presidenza italiana del G7 “cercheremo di impostare sul binario giusto i rapporti con la Russia, fermi sui nostri oprincipi, leali con i nostri alleati e non disponibili a rilancio di logiche di guerra fredda”.

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