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Mattarella accelera sulla crisi

“Serve un Governo nella pienezza delle sue funzioni e in tempi brevi”. Nelle prossime ore l’incarico?

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“Il nostro Paese ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni. Vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni, scadenze che vanno affrontati e rispettati. Si tratta di adempimenti e scadenze interni, europee e internazionali”. A conclusione dell’ultima giornata di consultazioni al Quirinale per risolvere la crisi di Governo innescatasi con le dimissioni del Premier Matteo Renzi dopo la sconfitta nel referendum costituzionale, è il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a imprimere un’accelerazione decisa annunciando che nelle prossime ore valuterà e prenderà le iniziative necessarie per una soluzione rapida. “L’auspicio – ha proseguito il Capo dello Stato – è che il clima politico possa articolarsi e svolgersi in modo dialettico, come è naturale e costruttivo”.

Condizione indispensabile comunque per Mattarella è di avere una nuova legge elettorale, perché c’è “l’esigenza di armonizzazione delle due leggi per scegliere Camera e Senato, condizione indispensabile”. Fra i punti in primo piano per il nuovo Governo, sempre secondo Mattarella, ci sarà il sostegno alle popolazioni terremotate e la ricostruzione dei loro territori. In precedenza erano stati ricevuti al Colle i tre partiti maggiori: Pd, Forza Italia e Movimento Cinque Stelle. Per il Partito Democratico il capogruppo al Senato Luigi Zanda ha illustrato la proposta di un governo di responsabilità nazionale “con la più larga partecipazione possibile” allo scopo di “portare il Paese alle elezioni quanto più velocemente possibile” che però non ha incontrato nessun entusiasmo di nessuno degli schieramenti di opposizione. Zanda ha poi assicurato al Capo dello Stato tutto il sostegno del Pd alla soluzione della crisi che riterrà più opportuna”.

Per Silvio Berlusconi, accampagnato di capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Paolo Romani, “l'unica strada possibile è l'approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa per poi consentire agli italiani di esprimersi con il voto”. Ma Forza Italia “non sarà disposta a sostenere un governo di larga coalizione” perché  “tocca al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la piu' breve possibile”.

Infine i Cinque Stelle, con i capigruppo Giulia Grillo e Luigi Gaetti, hanno chiesto tempi rapidi per andare a votare  “con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale". “Renzi, tutto il suo Governo e il Pd hanno fallito – hanno concluso -. Non è una nostra asserzione, ma un’affermazione certificata dal voto. Qualunque nuovo governo calato dall’alto non avrebbe legittimazione popolare e se in continuità con quello precedente imporrebbe le stesse regole di lacrime e sangue”.

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