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Juncker a fine febbraio a Roma per allentare tensioni Ue-Italia

Tensione nei rapporti tra Italia e Ue, troppi malintesi :manca un interlocutore

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Bruxelles lamenta la scarsa sollecitudine dell’Italia poco presente, secondo quanto riferito da fonte Ansa.  In poche parole  i governi francese, tedesco, spagnolo, polacco, britannico telefonano a   Juncker fino a tre-quattro volte alla settimane, chiamate che il  governo Italiano non fa . 

Bruxelles lamenta fastidio anche per le  affermazioni ed esternazioni del premier alla stampa  del tutto false: come il fatto che Juncker sarebbe un uomo della cancelliera tedesca, Angela Merkel, pro-Germania. La storia testimonia  che il presidente della commissione Europea non fu certo appoggiato dalla Merkel che  dopo la vittoria alle elezioni europee del maggio 2014, non nascose la sua preferenza per un altro al posto suo .  

La Commissione europea è perplessa anche sulla polemica sul tema 'immigrazione,  e afferma che  l'Esecutivo Ue sta seguendo l'agenda italiana , inoltre la lettera di messa in mora all'Italia per la lentezza dell'attuazione del dispositivo l'identificazione e registrazione degli immigratiirregolari e richiedenti asilo è stata inviata ad altri  paesi che non hanno reagito come l’Italia. Juncker rivendica anche  una serie di flessibilità messe in atto per aiutare i paesi membri e che sono sfruttate dall’Italia come considerare fuori dal deficit la spesa pubblica straordinaria per affrontare la crisi migratoria m flessibilità che è stata approvata nonostante il non entusiasmo della Germania in merito.

Juncker  insomma non accetta le reazioni di Matteo Renzi e chiosa : "Ha torto a vilipendere la commissione Ue “ e ha aggiunto  "a fine febbraio mi recherò in Italia, perché l'atmosfera tra l'Italia e la Commissione non è delle migliori".

Renzi risponde che anche lui vuole uno  stop a polemiche assurde e ribadisce che l’Italia non si fa intimidire e pretende rispetto.  Cerca di giungere ad un mediazione il  ministro dell'economia Pier Carlo Padoan che dichiara: “da parte dell'Italia non c'è nessuna volontà di offesa.”
Il ministro degli esteri  Gentiloni afferma che da Bruxelles arrivano polemiche inutili.

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