Il Piave mormorò…..ciak, azione!!!!!
Ai piedi di Longarone, sulle sponde del fiume Piave, la regista Campo si prepara a girare altre sequenze del film “IO,ALPINO”. Mentre la troupe della regista prepara il set e la maestra dà indicazioni agli attori sulle scene che saranno girate, la mia mente lascia spazio all’immaginazione o per dire meglio, cerca di ricreare cosa accadde circa 100anni fa proprio in quel posto dove i nostri soldati difesero le sponde per non far passare il nemico. Ad un tratto il set è pronto, io sono emozionata perché sono l’unica giornalista ad aver avuto il pass per assistere alle riprese e seguirle da vicino.
Riesco a far rilasciare qualche dichiarazione alla regista. Le domando come mai ha scelto di girare nel Piave e lei mi risponde: ‹‹Da piccola sognavo di vedere il Piave da vicino… mio padre mi raccontava sempre la storia che riguarda gli Alpini e questi luoghi del Veneto. Viaggiavamo spesso e mi portava a visitare i luoghi dove erano accaduti i fatti più importanti o legati alla letteratura. Però non abbiamo mai visitato questa parte del Veneto. Ci sono stata la prima volta quando ho fatto il V3S, e mi ritornavano in mente i suoi racconti!››, continua ‹‹Comunque la scelta del Piave, così come del Vajont, deriva dal mio desiderio di inserire all’interno del film tutti i luoghi legati agli Alpini››.
La regista Annarita Campo si scusa perché deve interrompere la chiacchierata e si avvicina alla Macchina da Presa. Il ciakista è davanti all’obbiettivo, pronto a dare il numero della scena. La voce della regista Campo che grida l’azione agli attori, irrompe nel silenzio del luogo, e ad un tratto, l’unica immagine che mi rimane fissa in mente è quella della scena che coinvolge gli attori che passeggiano sulle sponde del Piave.
Ho già avuto l'occasione di vedere al cinema “Nel cuore di una diva” e in tv “La città dell’amore” e sono certa che "Io,Alpino" sarà l'ennesimo film romantico firmato da Annarita Campo.
Film di altri tempi insomma, amori che raramente il cinema di oggi racconta, forse perchè pochi di noi hanno il coraggio di saper vivere e pochi di saperlo raccontare.
A fine dei ciak la regista Campo si avvicina e nel frattempo che il set viene smontato, si intrattiene nuovamente a parlare con me.
Della storia del film trapela molto poco, ma mi colpisce quello che mi dice: ‹‹Pascal diceva che "Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce". Nella vita dovremmo imparare ad avere il coraggio di amare. Non sempre è facile, ma l'amore ti dà il coraggio quando ti manca. Puoi accorgerti di amare una persona da un semplice sguardo e continuare a provare lo stesso sentimento anche se per anni è lontana da te, perchè questo è l'amore vero.. L'amore a distanza è il filo conduttore di "Io,Alpino"››.