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Intervista ai Quattro Formaggi

Chiacchierata doppia con Adriano Borchi e Andrea Starnotti i due dei Quattro formaggi

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Lo svampito e l’arguto, il buffo (Andrea) e il pelatone (Adriano) come li ha definiti chi li conosce bene, il Ric e Gian della sitauzione il Cocky e Renato della comicità fiorentina, insomma avete capito i Quattro Formaggi sono la classica coppia di comici che ricalca un modello che funziona sempre e i loro spettacoli sono una garanzia . Tra i finalisti della Fabbrica della Comicità ci hanno fatto ridere e più non posso e meritano tutto il nostro interesse.

Quando avete iniziato nel mondo dello spettacolo?
Adriano: Ho cominciato dieci anni fa teatro per bambini ,favole soprattutto, poi varie compagnie amatoriali. e due anni in un trio
Andrea: Ho iniziato su consiglio di alcuni amici nel 1987. Nel 1989 ho vinto un concorso nazionale e sono stato ospite da Carlo Conti a "Vernice Fresca", per motivi di lavoro e familiari (mi sono sposato)ho dovuto abbandonare questa mia passione. Ho ricominciato con Adriano 3 anni fa.

Come vi siete conosciuti ?  E cosa avete pensato l’uno dell’altro la prima volta che vi siete visti?
Adriano: sono quasi trent'anni che ci conosciamo , avevamo amici in comune e uscivamo spesso insieme. Appena l’ho visto ho pensato che uno con una faccia cosi ,doveva per forza fare il comico, espressiva al massimo.
Andrea: Quando ho conosciuto Adriano mi sono trovato davanti la simpatia in persona. Un ragazzo umile, molto intelligente e di elevata cultura, sono felice di averlo conosciuto, é un amico sincero.

Cosa significa lavorare con Andrea/Adriano?
Adriano: Lavorare con Andrea è molto divertente ma anche molto stressante perché è veramente ansioso.
Andrea: Lavorare con Adriano significa puro divertimento.  Ha una grande conoscenza nel mondo dello spettacolo, cinematografico e musicale e questo aiuta molto a creare una scenetta senza il rischio di imitare personaggi conosciuti.

Cosa ha lui che tu non hai e viceversa?
Adriano: Lui ha una simpatia immediata, come si direbbe in tv : buca lo schermo. Io credo di essere una buona spalla e di avere molta più sicurezza in scena, quindi ci incastriamo bene .
Andrea: Adriano ha la grande capacità di mantenere sempre la calma e i piedi per terra mentre io sono molto più impulsivo, mi esalto e vedo sempre tutto rosa.

Le scene che recitate  come nascono?
Adriano:  Sono frutto di idee comuni , e rielaborati successivamente a tavolino, sempre insieme
Andrea: I pezzi che facciamo nascono da idee di Adriano e a volte dalle mie. Io scrivo tante cose e per l'80% sono bischerate! Ma se nel restante 20%  c’è qualcosa che riteniamo valido ci lavoriamo e creiamo la scenetta. Quello che cerchiamo sempre è l'originalità.

Cosa ti fa imbestialire di Andrea/Adriano? E a  quando risale l’ultima litigata?
Adriano: Mi fa  arrabbiare perché non ascolta quando gli parlo, è un po' testone. Discussioni? Beh un mese fa' prima di uno spettacolo  ma roba di 5 minuti. E’ giusto così come in tutte le coppie. E’ bene parlare se ci sono dei problemi .
Andrea:  Di Adriano non mi fa imbestialire niente. Non abbiamo mai litigato nel vero senso della parola.

Una cosa che non gli hai mai detto e che gli vuoi dire tramite Notizie Nazionali?
Adriano: Che nonostante tutto gli voglio bene
Andrea:  Vorrei dirgli grazie per tutto quello che fa per portare avanti questa nostra passione e grazie per aver dedicato il suo tempo al duo anche nei momenti per lui più difficili.

Cosa è stata per voi la Fabbrica della Comicità?
Adriano: La Fabbrica della Comicità  ci ha dato la possibilità di farci  conoscere ancora di più e soprattutto ci ha fatto incontrare delle persone splendide, piene di umanità.
Andrea: é stata una bellissima esperienza,  un grande onore partecipare ad un concorso dove non si è pensato solo alla gara in se stessa ma anche ad aiutare chi ha bisogno. Colgo l'occasione per fare i più sinceri complimenti a tutta l'organizzazione di SpManagement al meraviglioso contributo di Emiliano Buttaroni e  al " Giardino di Luca e Viola".

Progetti per il futuro?
Adriano: Altri concorsi in ottobre , ad Arezzo e Bologna , poi lo spettacolo nostro dal titolo " Se un son' grulli non si incontrano " che porteremo in giro per teatri.
Andrea: Il nostro progetto per il futuro é quello di continuare a divertirsi e cercare di farsi conoscere...poi sarà quel che sarà.

Chi sono i vostri maestri?
Adriano: Per me Peter Sellers e Totò
Andrea: No, non abbiamo nessun maestro siamo soli!

Cosa fate nella vita e quale è  il vostro più grande sogno?
Adriano: Sono impiegato in un centro di analisi mediche famosissimo a Firenze, e il mio sogno? Togliermi più soddisfazioni possibili con il cabaret
Andrea: Nella vita faccio il corriere, e un giorno vorrei fare uno spettacolo in un grande teatro come il  "Teatro Verdi" di Firenze. Però bisogna fare presto: ho 52 anni! 
 

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