Applausi interminabili per lo spettacolo “Dentro i quadri di Debussy” del giovane pianista Mattia Salemme, tenutosi ieri sera nella Sala Maurizio Quintieri del teatro Alfonso Rendano di Cosenza. Un evento inserito nel progetto “Il Rendano e il suo sipario storico” ideato dall’associazione culturale Polimnia, di cui è presidente Luigia Pastore, e realizzato grazie alla sinergia con il Comune di Cosenza. “Dentro i quadri di Debussy” non è stato solo un concerto per pianoforte ma un viaggio ricco di musica, immagini, emozioni, colori, sapori. Un evento che ha estasiato il pubblico accompagnandolo alla scoperta del celebre compositore francese. Il pianista ha coinvolto lo spettatore invitandolo a chiudere gli occhi e ad immaginare scenari, ambientazioni e profumi evocati dalle opere di Claude Debussy. Con grande carisma ed entusiasmo Mattia Salemme ha trasformato in musica, parole e dipinti il primo volume dei Préludes del compositore francese. In questo libro, Debussy cerca di dare un significato al tema della vita e della morte con 12 preludi: Danzatrici di Delphi, Voiles, Il vento dalla collina, Suoni e profumi nell'aria della sera, Le colline di Anacapri, Passi sulla neve, Ciò che disse il vento dell'ovest, La ragazza dai capelli di lino, La serenata interrotta, La cattedrale sommersa, La danza di Puck, Menestrelli. Il titolo “Dentro i quadri di Debussy” suggerisce un significato simbolista, corrente artistica alla quale il compositore è particolarmente legato. Per saperne di più, abbiamo intervistato il pianista Mattia Salemme.
Dentro i quadri di Debussy: come mai questo titolo?
La musica di Debussy può essere ascoltata come si percepisce un’opera d’arte visiva (un quadro, una scultura, ecc.). La musica non è più astratta ma diventa concreta nel vero senso della parola.
Musica, curiosità, immagini e sensazioni evocate dall'opera del celebre compositore francese. Com'è nata l'idea di questo concerto e qual è il fil rouge?
Ho pensato di convogliare la musica e l’idea extramusicale di Debussy in uno spettacolo ricco di immagini, aneddoti, sensazioni. Debussy scrive i primi 12 preludi con un’idea di base che è quella dell’esistenza umana, cioè l’essere umano ha un inizio, delle vicissitudini e una fine. Questo deve essere compreso nel corso dello spettacolo.
Qualche curiosità su Debussy?
Debussy aveva una grande immaginazione, era una persona molto creativa. Pur non essendo stato in un luogo ha saputo scrivere una musica particolare. Oppure è stato ispirato dai suoi amici pittori, poeti, scrittori. Aveva pochi contatti con gli altri musicisti.
Dentro i quadri di Debussy rientra nel progetto “Il Rendano e il suo sipario storico”. Com’è nata collaborazione con l'associazione culturale Polimnia?
La collaborazione con Polimnia è nata per caso grazie ad un componente dell’associazione. Il primo evento che ho realizzato è Giovani pianisti in concerto. Molto probabilmente realizzeremo una seconda edizione con più musicisti. L’intento è promuovere gli artisti locali. Vorrei coinvolgere i musicisti della provincia di Cosenza in progetti sinfonici per dare al teatro Rendano un’orchestra giovanile stabile. Quindi, da quando ho realizzato questo evento, si è creata una bella collaborazione con la presidente Luigia Pastore. All’interno dell’associazione ricopro anche il ruolo di direttore di scena.