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Notizie Nazionali reporter per una sera dell'ottava trasmissione di Rischiatutto

Orgogliosi di essere i cronisti del remake di un classico della TV

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La Sabina Filice - SF PhotoPress ha fatto l'onore al nostro quotidiano di farlo diventare suo partner e quindi  reporter per una sera in una delle trasmissione più note nella storia della tv italiana. Una trsmissione talmente importante che dopo anni si è sentito la necessità di produrre un remake di altrettanto valore.

Dopo 8 settimane di sfide a colpi di passione e conoscenza, di gioco e di tensione, di ospiti partecipi e concorrenti agguerriti, Rischiatutto arriva al capitolo conclusivo con una sfida speciale in programma giovedì 22 dicembre, in diretta su Rai3 dalle 21.15: in finale giocheranno i campioni che hanno ottenuto le vincite più alte per determinare il supercampione dell’edizione. Partito il 27 ottobre scorso, in queste settimane il più classico dei quiz della tv italiana è diventato un appuntamento fisso del giovedì di Rai3 registrando sempre ottimi ascolti e risultando il secondo programma più visto di Rai3 di questa stagione, dopo Che Tempo Che Fa. “

Un classico della tv italiana ha saputo così dipingere un Paese ben preparato e ricco di interessi non necessariamente legati al proprio ambito di studi e ben al di là del nozionismo erudito, con un sentito impegno che ha sempre riguardato anche le materie del tabellone: basti pensare che in 8 puntate solo una volta un concorrente si è avvalso dell’ausilio di internet di fronte alla “casella Web” (innovazione del tabellone in questa edizione), peraltro senza successo. In questa sfida delle sfide si incrociano così tre passioni nazionalpopolari come il calcio e la grande commedia italiana, degne protagoniste di un evento che ha il sapore della festa, complici il vicinissimo Natale e la partecipazione di una “materia vivente” portatrice di buonumore come Luciana Littizzetto. Sarà proprio l’attrice, scrittrice e comica l’ultima di una serie di personalità dell’immaginario popolare che con la loro voglia di divertirsi hanno arricchito e dato nuova vita a un gioco classico: a partecipare nel ruolo di “materia vivente”, altra innovazione di questa edizione, si sono succeduti protagonisti del cinema come Carlo Verdone e Ornella Muti, talenti multivalenti come Claudio Bisio o Cochi e Renato, stelle del piccolo e grande schermo come Terence Hill, comici come Giorgio Panariello o Aldo, Giovanni e Giacomo e un campione sportivo come Alex Del Piero.

Accanto a Fabio Fazio nella parte della valletta per una sera ancora un altro talento del cinema italiano come Alessandra Mastronardi, che si cala nel ruolo per l’ultima puntata raccogliendo l’eredità delle illustri colleghe che l’hanno preceduta in queste otto settimane. E nonostante l’atmosfera giocosa e festiva dell’occasione resta intatta la tensione della gara, pronta a mettere in difficoltà tre campioni ancora di più al centro dell’attenzione. “Per me è come una Coppa Intercontinentale: la Champions l’abbiamo già vinta tutti e tre, ora c’è una nuova partita ma anche la voglia di passare una bella serata”, racconta Orofino, che per la finale si prepara con una tecnica ben precisa, sperimentata fin dai tempi del liceo: “Sfrutto bene i tempi morti, prendendomi delle pause nello studio; non tocco libro il giorno prima della puntata; e soprattutto non studio mai di notte: mi provoca dei brutti sogni, una volta ho sognato di fare un errore stupido in cabina e non vorrei che fosse un cattivo presagio!”. Vitolo attende invece la finale come si farebbe con una partita a scacchi: “Sicuramente ci sarà molta pretattica, e oltre alla mia materia e agli argomenti del tabellone, sto studiando le strategie dei miei avversari: Pentassuglia si prenota velocemente ed è fresco di due vittorie, ma con me e Orofino ha trovato ‘due cagnacci’, come direbbe Albertone”.

Il campione uscente e terzo sfidante Pentassuglia viene poi da 3 settimane di immersione totale nel gioco: “Per me è davvero una festa, sono onorato di battermi con due teste di serie: in queste settimane non ho smesso un attimo di studiare, specie le materie del tabellone, ma poi il bello di Rischiatutto è che mischia le carte in tavola, è imprevedibile come una partita del campionato del mondo”. Tra i quesiti di Fabio Fazio e i severi giudizi del mitico "Signor No" Ludovico Peregrini Rischiatutto si prepara ancora per una sera a descrivere gli interessi degli italiani in un dialogo aperto tra passato e contemporaneità. Oltre alla novità della “materia vivente”, la fase del tabellone presenta infatti altre due innovazioni nel rispetto della formula originale: la “casella Web”, che permette al concorrente di scegliere se trovare la risposta alla domanda servendosi dell'aiuto di Internet oppure provare a rispondere solo con le sue conoscenze; e la “casella Mike”, con una domanda posta direttamente da Mike Bongiorno tratta dall’edizione degli anni ‘70.
Rischiatutto è firmato da Claudia Carusi, Fabio Fazio, Arnaldo Greco, Veronica Oliva, Ludovico Peregrini con la regia di Stefano Vicario.
 

Ecco chi sono i tre sfidanti Stefano Orofino: 42enne di Cleto, in provincia di Cosenza, con una laurea in Filosofia, si presenta con la storia della Juventus, grazie alla quale ha conquistato il primo titolo di campione delle nuove puntate di Rischiatutto, portando a casa un montepremi di 132mila euro il 22 aprile scorso e di nuovo di 130mila nella puntata del 27 ottobre. Della Vecchia Signora conosce a menadito ogni evento, formazione e aneddoto, e sulla sua storia ha anche scritto un libro rimasto nel cassetto, merito di un amore che dura da una vita: “Sono molto legato alla Juventus da quando ho il dono del comprendonio: ricordo di quando fu ceduto Causio quando avevo 7 anni come un evento storico, ricordo alcune tragedie legate alla storia della squadra vissute come fossero tragedie familiari”. Insegnante di storia e filosofia, Orofino arriva preparatissimo anche su altre materie sportive, dal Tour de France all’almanacco di vincitori di scudetti e Champions League, e non solo, grazie alla sua cultura umanistica che nelle tre partite finora giocate lo ha reso un avversario temibile nel tabellone, di fronte al quale ha spesso giocato la casella Rischio con coraggio.
 
Armando Vitolo: 40enne pubblicitario di Latina con una passione totale per il cinema, si è presentato in trasmissione con un fare spigliato, la battuta pronta e una materia padroneggiata con amore e sicurezza, Alberto Sordi. Laureato in economia e appassionato di recitazione come attore e regista amatoriale (ha fatto anche da comparsa in spot e lungometraggi), Vitolo accosta all’amore per i film una preparazione in arte e musica, ma è con la sua prontezza di risposta nelle domande di cultura pop e con la forza della passione per Sordi che il nuovo campione ha conquistato il montepremi record di questa edizione di Rischiatutto: 174mila euro. “I film per me sono un modo per vedere la realtà in un’altra maniera, più magica”, dice il campione laziale, che del suo idolo cinematografico adora l’ironia, capace di raccontare lo spirito italiano nelle sue luci e nelle sue ombre. Da sincero cultore dell’Albertone nazionale, Vitolo non ama solo le pellicole più note, ma vere chicche come La mia signora, film a episodi che vede l’attore a fianco di Silvana Mangano. E la sua passione per l’immaginario pop italiano va anche oltre il cinema: basti pensare all’appello che ha rivolto dopo essere uscito sconfitto alla sua seconda puntata, il desiderio di conoscere Raffaella Carrà: “Il mio amore per lei rivaleggia quasi con quello per Sordi: avrei potuto portare anche lei come materia a scelta”.
 
Giuseppe Luca Pentassuglia: 30enne funzionario all’Agenzia delle Entrate, l’ultimo campione uscente di Rischiatutto Pentassuglia vive a Perugia ma è nato a Bienne (Svizzera). Sebbene laureato in Ingegneria Civile, il concorrente vive per lo sport: è stata la storia della Nazionale Italiana ai Mondiali di calcio con cui si presenta a farlo trionfare nella puntata dell’8 dicembre con una vincita di 138mila euro e di nuovo il 15 dicembre con 108mila euro di montepremi, per un totale di 246mila euro. Per certi argomenti “azzurri”, il suo talento vittorioso è frutto di studio e interesse storico nutrito da una grande curiosità e memoria che lo hanno reso un concorrente imbattibile nei tabelloni, ma per certi ricordi Pentassuglia sfoggia l’esperienza di chi ha vissuto con partecipazione a gioie e dolori della Nazionale: “Come per i Mondiali del 2006, i Mondiali della mia generazione oggetto della domanda nella seconda puntata: credevo che quella vittoria fosse la mia più grande gioia legata al calcio, ma anche conquistare il titolo e questa cifra non è male! Ora sono contento di sfidare Orofino, visto che sono juventino come lui!”. La conoscenza di altre discipline sportive, del calcio in generale nonché della geografia e uno spirito agguerrito lo hanno visto dominare nella fase centrale, dove ha gestito con oculatezza gli azzardi determinati dalla casella Rischio. Grande cultore dei viaggi, Pentassuglia si diletta anche come calciatore in una squadra di Prima Categoria.

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