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Dietro le quinte di Techetechetè con l'autore Massimiliano Canè. L'omaggio a Franca Valeri

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Appuntamento fisso dell'estate di Rai1, questa sera 31 luglio 2020,Techetechetè dedicherà una puntata alla straordinaria Franca Valeri in occasione del suo centesimo compleanno. Per l'occasione siamo andati dietro le quinte del programma con un'intervista all'autore Massimiliano Canè, amatissimo dal pubblico. Massimiliano, che oltre ad autore televisivo è anche un grande collezionista di cimeli del mondo dello spettacolo, è una colonna portante della trasmissione antologica.

Da quanto tempo sei nella squadra di Techetechetè?

Da cinque anni circa, grazie alla capoprogetto Elisabetta Barduagni che mi ha accolto con grande generosità nel suo team di lavoro. Prima avevo lavorato come programmista regista e successivamente come autore in programmi “da studio” come Il Festival di Sanremo, I migliori anni, Domenica in. Ma Techetechetè, se parliamo di repertorio, regala molte soddisfazioni in più. Questo perché permette di elaborare, in quaranta minuti e più, un vero e proprio racconto attraverso l’incastro delle immagini. Almeno questo è il mio obiettivo principale.

Come nasce una puntata di Techetecheté?

La puntata nasce dal momento in cui ci viene assegnata, vuoi perché arriva una richiesta dall’alto o vuoi perché si avvicina alle nostre simpatie o competenze. Io cerco di esaltare al massimo il protagonista che andrò a raccontare, perché ritengo sia giusto così. Metterlo su un piedistallo. Mostrare il meglio anche attraverso materiale di repertorio poco visto e più curioso (la famosa chicca) mettendomi a disposizione come un jolly con il suo re o la sua regina, e tirando fuori tutta la mia creatività a vantaggio del mio, o dei miei personaggi che andrò ad omaggiare. Quando arrivo a farli commuovere, allora ho colto nel segno!

Le puntate realizzate da te si caratterizzano per la loro "ipertestualità", con tutti i vari frammenti collegati alla perfezione fra loro. Per produrre opere di questo genere occorre conoscere a menadito il repertorio...

La televisione è sempre stata una mia grande passione. Ne ho vista tanta, e l’ho custodita nella mia mente come i gioielli in uno scrigno. In questo settore, passione e memoria sono un’accoppiata vincente. Ho amato e continuo ad amare i cantanti ed i personaggi televisivi che hanno costellato la mia infanzia e la mia adolescenza: da Mondaini-Vianello ad Alighiero Noschese, da Furia a Gianni Morandi, da Goldrake a Rita Pavone, da Massimo Ranieri a Carosello, dalle sorelle Goggi a Christian De Sica, da Alla conquista del west a Elisabetta Viviani, da Happy Days a Tre nipoti e un maggiordomo, solo per citarne alcuni…

Massimiliano Canè

                                                 L'autore Massimiliano Canè

C'è una puntata da te realizzata alla quale sei più affezionato?

La monografia dedicata a Loretta Goggi: conoscendo molto bene la sua carriera, è stato meraviglioso incastrare note, immagini e momenti di commozione come un magico arazzo.

Una puntata indimenticabile e commovente, con Gianni Brezza che pareva rivolgersi a lei dal teleschermo... Capita che i personaggi che citi e che omaggi ti ringrazino?

Quasi tutti i personaggi mi hanno ringraziato personalmente, con messaggi vocali, sui social o telefonandomi direttamente: da Rita Pavone (Lui, Cané, non mostra mai dei normali trailer televisivi, No! Lui racconta, come in un film, cosa sia riuscito a fare, a produrre, a creare quel dato personaggio nel corso della propria carriera artistica. E lo fa a tutto tondo, ricercando e trovando cose che talvolta quel personaggio neppure ricorda di aver fatto, dandogli così ampio respiro, gratificandolo pubblicamente con quella profonda ricerca . Un lavoro il suo quasi maniacale. Un montaggio che lui fa con la precisione di un orologiaio. O ancora meglio : di un chirurgo. Un taglia e cuci straordinario!) Loretta Goggi (Sapete che io non mi riguardo mai, ma ho ricevuto talmente tanti messaggi che ho ringraziato sinceramente Massimiliano Canè: è davvero bravo, i montaggi dei suoi filmati e dei play-back sono di un sincrono talmente perfetto che solo un montatore-musicista potrebbe farli. E poi è un narratore per immagini straordinario!). E poi Iva ZanicchiChristian De SicaClaudio LippiLoredana BertèOrietta Berti, le gemelle KesslerRenato Zero. Sono poi estremamente orgoglioso del ringraziamento inviatomi da Milva (Mi inchino davanti a Massimiliano Canè, è stata una puntata sublime). Il pensiero che un'artista immensa e internazionale come lei, pluripremiata e celebrata in tutto il mondo, da Berlino a Tokio, abbia dedicato del tempo per scrivermi personalmente, e con tali parole, è e sarà per sempre motivo di una gioia incommensurabile per me. Ogni tanto vado a rileggermi il suo messaggio e mi do un pizzicotto, perché mi sembra di sognare. 

E questa sera avrai il privilegio di omaggiare un altro personaggio monumentale... Franca Valeri. Puoi regalarci qualche anteprima della tua puntata?

Sì, e sono molto contento di aver avuto questa opportunità. Franca Valeri è una grandissima attrice, un autentico monumento all’arte italiana, la bandiera della comicità al femminile. Ho cercato di raccontarla attraverso una sceneggiatura, quasi teatrale o cinematografica. Mostrando sia la Valeri nota al grande pubblico (ad esempio la signora Cecioni) che attraverso sequenze poco note, come lo sceneggiato musicale Le divine del 1959 o Il barone e il servitore del 1978, dove in entrambi i lavori veste i panni di decine e decine di donne tutte diverse, “indossando” abiti, dialetti e personalità come un Fregoli in gonnella. Perciò ho deciso di chiamare la puntata 100 volte Franca: lei è stata un camaleonte incredibile, un caleidoscopio di arte e talento, un vero Patrimonio dell’Umanità!

Franca Valeri

Immagine di Davide Occhipinti

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