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Rai, intervista esclusiva a Michele Anzaldi: "Audizione Salini ennesima beffa. Chiudiamo la Vigilanza"

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Mercoledì 22 luglio prossimo venturo, alle ore 20.00, è prevista l'audizione dell'Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini in Commissione di Vigilanza. Finalmente!, potremmo dire a una lettura superficiale della convocazione. Esaminando tuttavia l'ordine del giorno, si può solo restare sbalorditi per l'ennesima beffa perpetrata ai danni non soltanto della Commissione, ma anche del Parlamento, delle autorità di controllo e dei cittadini.

Interpelliamo Michele Anzaldi, Segretario della suddetto organo parlamentare di Vigilanza, il quale condivide le nostre stesse riserve e perplessità.

"Una presa in giro" ci conferma senza mezzi termini l'On. Anzaldi. "Una farsa dopo tutto il lavoro svolto per avere infine l'Amministratore Delegato Salini in Commissione a rispondere delle tante questioni delicate rimaste in sospeso".

Allude all'ordine del giorno previsto per la seduta del 22 luglio?

Sì, ovviamente. Esame delibere referendum, elezioni regionali e comunali... argomenti certo importanti, ma che ne è delle questioni relative all'autoregolamentazione sullo strapotere e sul conflitto d'interesse di agenti, conduttori e autori Tv, autoregolamentazione che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1 gennaio 2020 e che invece a tutt'oggi è lettera morta? Che ne è del nodo dei prossimi palinsesti autunnali che sono a tutti gli effetti frutto di una spartizione tra i vari agenti? Per non parlare della facoltà dell'Ad Rai di poter derogare con cinque consiglieri su sette alla policy del ridimensionamento degli agenti e delle case di produzione esterne, un gravissimo schiaffo al Parlamento? E la risoluzione per un uso appropriato dei social da parte del personale del servizio pubblico, risoluzione che ho stilato assieme al Presidente della Commissione Alberto Barachini rifacendoci alle linee guida dei servizi radiotelevisivi pubblici europei, per regolamentare la condotta dei giornalisti, dei dipendenti e dei collaboratori della Rai su Facebook, Twitter e Instagram? 

Lei aveva chiamato anche in causa l'AgCom invitando il Presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini a interpellare anche il Presidente della Camera Roberto Fico e la Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, se l'Ad Salini avesse continuato a "nicchiare"...

Esatto. Ma lei come pensa si possano affrontare tutte le questioni di cui sopra, iniziando alle 20.00 con un ordine del giorno che non ne prevede alcuna? Senza contare lo stesso fatto di audire Salini in Commissione dopo la presentazione dei palinsesti, sulla cui struttura avremmo dovuto discutere a profusione e che invece, così facendo, vengono blindati di fatto fino al giugno 2021, ovvero fino a un mese prima della conclusione naturale del mandato dell'Ad. Per giunta, di rinvio in rinvio, sono già trascorsi tre anni dall'atto parlamentare approvato all’unanimità, caso senza precedenti, unanimità ribadita anche in questa legislatura. Nel 2021 saranno quattro anni. Come la si può chiamare se non un'irrisione del Parlamento e dei cittadini

A un osservatore esterno potrebbe sembrare che la Commissione di Vigilanza lavori, lavori, lavori per poi venire ignorata pedissequamente dai vertici Rai. Esiste una soluzione a questo annoso problema?

Per quanto mi riguarda, visti i continui affronti alle istituzioni, alle autorità e ai contribuenti, l'unica soluzione che mi viene in mente è chiudere la Commissione di Vigilanza Rai. Almeno, se non altro, la Rai potrà salvare la faccia, ponendo fine a questa triste messinscena che va avanti da ormai troppo tempo. 

 

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