Negli ultimi giorni, pare che le sentenze relative a Silvio Berlusconi spuntino dalle nebbie del tempo come funghi. Oltre alla questione della sentenza presuntamente pilotata che potrebbe averlo interdetto ingiustamente dai pubblici uffici, ecco che - precisamente nove anni più tardi - il Tar di Roma decide di annullare una sanzione dell'Agcom datata 2011, e comminata in occasione delle elezioni amministrative di quell'anno, quando il leader di Forza Italia occupò "militarmente" tutte le Tv - pubbliche e private - per l'intera durata della campagna elettorale.
Michele Anzaldi, Deputato di Italia Viva e Segretario della Commissione di Vigilanza Rai commenta su Facebook: "Ancora una volta il Tar annulla il lavoro dell’Agcom, ancora una volta l’attività di vigilanza di un’Authority indipendente viene cancellata con una sentenza del tribunale amministrativo di Roma, che ha addirittura annullato una sanzione del 2011, nove anni fa. A questo punto, perché il Tar non decreta direttamente la chiusura dell’Agcom?".
E ancora: "A che serve avere un’istituzione indipendente, dotata di tecnici, esperti, giuristi, società di monitoraggio, un collegio di commissari di alta esperienza nel settore telecomunicazioni, se basta un semplice giudice amministrativo, la cui competenza in materia di tlc è ignota e non si sa con quali mezzi e tecnologie possa effettuare verifiche, per annullare tutto il lavoro fatto?".
Sottolineando che il Tar ha qualche settimana fa sospeso anche la sanzione per violazione del pluralismo della Rai, l'On. Anzaldi conclude così il suo amaro commento relativo all'exploit del tribunale amministrativo relativamente alla "invasione" televisiva da parte di Silvio Berlusconi all'epoca: "Se neanche su un episodio così conclamato di violazione l’Agcom può sanzionare, allora tanto vale chiuderla".