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Fazio rivuole il contrattone Rai. Anzaldi: "Costi altissimi, ascolti bassi". Laganà: "Viale Mazzini chiarisca"

Guai per il conduttore di Che Tempo che Fa che vuol rinegoziare il contratto milionario un anno prima della scadenza

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Non c'è pace per Che Tempo Che Fa, trasmissione domenicale condotta da Fabio Fazio prima su Rai3, poi su Rai1 e dalla stagione 2018-2019 su Rai2. Il contratto milionario che lo lega al Servizio Pubblico Radiotelevisivo scadrà nel 2021 ma, a quanto pare, il conduttore ligure ne starebbe negoziando il rinnovo un anno prima della scadenza

Il Consigliere di Amministrazione in quota Dipendenti Rai Riccardo Laganà è subitaneamente intervenuto esigendo "chiarimenti rispetto alle indiscrezioni sull'ipotetica trattativa tra l'agente di Fabio Fazio e la Rai relativa al rinnovo contrattuale". Laganà giudica infatti "prematuro procedere ad un rinnovo che verosimilmente dovrebbe competere alla successiva consiliatura, anche alla luce del quadro economico finanziario profondamente incerto per Rai".

Quadro economico finanziario, precisiamo, che vede crescere l'indebitamento di Viale Mazzini a fronte di una riduzione degli introiti pubblicitari, con il piano industriale sbandierato dall'Ad Fabrizio Salini arenato e forse definitivamente tramontato

Sulla questione Fazio, interviene il Segretario della Vigilanza Rai Michele Anzaldi, nonché Deputato di Italia Viva, da sempre contrario ai cospicui emolumenti di Fabio Fazio. L'On. Anzaldi, come altre volte ha sottolineato - e come riporta Il Tempo nell'articolo di Gaetano Mineo - illustra che: "Il mega contratto a Fazio, secondo un esperto del settore come il professor Siliato, non si ripagava neanche su Rai1, dove pur avendo fatto perdere punti alla rete lo scorso anno aveva ottenuto il 14.8% di share. Quest'anno, su Rai2, lo share è stato dell'8.5%, con un milione di spettatori in meno". "In sostanza", riflette Il Segretario della Vigilanza Rai, "se non faceva pari neanche su Rai1, come ammise lo stesso Fazio in un'intervista, figuriamoci su Rai2 con ascolti dimezzati". 

Per dovere di precisione, Fabio Fazio ha spesso asserito che Che Tempo Che Fa si ripaga quasi interamente con la pubblicità, un'argomentazione tuttavia confutata dallo stesso professor Siliato dello Studio Frasi, citato più sopra dall'On. Anzaldi. "Chiunque sostenesse che un programma Rai si ripaghi con la pubblicità trascura molte cose" dichiarava l'analista a Business Insider qualche anno fa. "In realtà è assai improbabile che una trasmissione Rai possa ripagarsi con la pubblicità. Oggi pubblicità e canone sono vasi comunicanti e oltre metà del canone ripaga i mancati ricavi pubblicitari dovuti al basso affollamento”.

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