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La Sicilia torna in zona arancione. Le nuove norme per ricominciare in protezione

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L'isola verso l'arancione da domenica 31 gennaio e fino al 15 febbraio.

La conferma è arrivata dopo la comunicazione del dato relativo al monitoraggio Covid settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e grazie all’ indice RT sceso notevolmente a 0.98

Sappiamo comunque che la zona arancione porterà alcuni cambiamenti anche in termini di minori restrizioni.

Scopriamo insieme quali:

Negozi ed attività: Chiusi i centri commerciali nel weekend, nei giorni festivi e prefestivi, ma al loro interno resteranno aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai.

Chiusi bar e ristoranti, ma sarà consentito l'asporto dei bar fino alle ore 18 e dei ristoranti fino alle ore 22. La consegna a domicilio, invece, sarà sempre consentita.

Tutti i negozi aperti, così come parrucchieri e centri estetici.

Resta lo stop invece per musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine.

Per gli spostamenti:

La zona arancione consente di muoversi liberamente all'interno del proprio comune e fra comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, ma solo tra le 5 e le 22.

Resta il divieto di spostamento tra Regioni, così come permangono le deroghe per ragioni di lavoro, salute o necessità. In Sicilia, salvo ulteriori limitazioni decise dal governo regionale, dovrebbero essere nuovamente consentite le visite ad amici e parenti ma non più di una volta al giorno nel proprio Comune, tra le 5 e le 22 e solo in 2 persone oltre ai conviventi non autosufficienti o minori di 14 anni.

Si torna a scuola:

da lunedì in Sicilia si dovrebbe tornare a scuola con la formula del 50% in didattica a distanza e l’altra metà in aula. Ib presenza invece al 100% per infanzia, elementari e medie. Alle superiori didattica alternata per minimo il 50% fino al 75% degli studenti; università aperte o chiuse su decisione autonoma del singolo ateneo, a seconda dell’andamento dell’epidemia; Trasporti: riempimento massimo al 50% dei mezzi di trasporto pubblico.

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