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2 euro per morire su un filobus che passa col semaforo rosso

Preocupante la serie ravvicinata di incidenti dell'Azienda dei Trasporti Milanesi

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di Giorgio Nadali

Un bel film del 1951 con Vivien Leigh e Marlon Brando si intitolava "Un tram chiamato desiderio". Sabato 7 dicembre, giorno del patrono di Milano, Shirley Calangi di 49 anni è salita su un filobus milanese che qualche fermata più in là alle 8,09 ha bruciato a forte velocità in Viale Bezzi un semaforo rosso scontrandosi con un camion dell'Amsa nettezza urbana che transitava all'incrocio regolarmente con il semaforo verde. Lo scellerato incidente ha causato la morte della povera Shirley e il ferimento di altre 18 persone. Poteva andare ancora peggio. A causa dell'urto il filobus, dopo aver travolto un semaforo ha infatti invaso la corsia delle auto nel senso opposto per parecchi metri. Non sappiamo se l'autista fosse ubriaco, drogato o distratto. Tutte cose della stessa gravità. Non è esclusa l'ipotesi di un malore dell'autista o di un guasto meccanico che, pur nella tragedia, sarebbe più facile da accettare dal pubblico, piuttosto che un ipotetico gesto irresponsabile che, se accertato, prevederebbe l'arresto e la pena detentiva da 2 a 7 anni di reclusione per omicidio stradale, la revoca della patente e il licenziamento. Esclusa l'ipotesi di un autista kamikaze. ATM ha tranquillamente dichiarato che "Dalla ricostruzione della dinamica emerge che il filobus non abbia rispettato la precedenza semaforica", come evidenziato dal filmato di una telecamera recuperato in serata dalla Polizia Municipale. E menomale che c'era una telecamera della NTC Pharma che ha ripreso l'incrocio... Sappiamo già che la nostra vita è appesa a un filo. Odioso sapere che talvolta è appesa al filo di qualche idiota.

Sappiamo che la sera prima un convoglio della metropolitana rossa aveva "inchiodato" improvvisamente alla stazione di San Babila causando il ferimento di  20 passeggeri, di cui otto ricoverati in ospedale e che la mattina dello stesso giorno una donna è stata travolta da un tram in Viale Boezio. Sappiamo che il biglietto dell'ATM, Azienda dei Trasporti Milanesi è passato da 1,50 a 2 euro nel luglio scorso. Attendiamo maggiore sicurezza, criteri ferrei nella scelta dei conducenti e una dichiarazione del direttore di ATM, Arrigo Giana che inseriremo come aggiornamento a questo articolo, con l'augurio che a Milano tram, bus e filobus possano sempre chiamarsi "desiderio"; mai "morte".      

Aggiornamento:

ATM non risponde. E' evidente che le figure di m... fanno male! Molto da dire hanno invece gli utenti.

Intanto giunge la notizia  della causa dell'incidente: è stata la distrazione dell'autista del filobus. E ancora ieri un tram è passato con il rosso... Agli utenti le conclusioni su ATM

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