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Damiano Perrons: Il mio ultimo progetto? Un docufilm in Rai

Un pensiero a mia nonna Rosetta...il mio punto di forza

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Chi è Damiano Perrons?

Nasce a Lecce, ma vive a Roma ed è lì che comincia a formarsi, presso l'Accademia di arti drammatiche,  ‘TEATRO SENZA TEMPO’.

Frequenta il corso di Recitazione con Antonio Nobili, Tommaso Bernabeo e Giovanni Maria Buzzatti; Improvvisazione con Rossella Rocchi; Movimento Scenico con Maria Concetta Liotta) ‘PERCORSI D’ATTORE’, Scuola di recitazione diretta dall'attore GIULIO SCARPATI , dove apprende le Tecniche di recitazione cinematografca con Giulio Scarpati. Mentre per la  Recitazione e l'improvvisazione studia con Nora Venturini.

I suoi studi proseguono con la Lettura drammatica, Voce e Respirazione con Silvia Luzzi ‘DUSE INTERNATIONAL’, CENTRO INTERNAZIONALE DI CINEMA E TEATRO , ROMA (dal 2013 ad oggi):

(Sistema Stanislavskij, Strasberg e Meisner, Bioenergetca di Lowen, Tecnica Alexander e studio sui sensoriali con Francesca De Sapio – docente dell’Actor’s studio di New York – e Vito Vinci) EUROPEAN UNION ACADEMY of Theatre and Cinema “EUTHECA” - University of Wales “Bachelor of Arts (Hons) in Actng” (Accademia Universitaria Triennale), ROMA: (Recitazione e pratica della messinscena con Federica Tatulli; Tecnica teatrale e teatro di narrazione con Giancarlo Fares; Actng training con Craig Peritz; Acrobatca e tecniche del comico con Alfredo Co - lombaioni; Storia del teatro con Fabio Galadini; Training con Ian Sutton; Movimento scenico e scher - ma con Massimiliano Cutrera; Metodo Linklater e Dizione con Valentino Villa; Canto con Angela Buc - ci; Training vocale con Sara Greco Valerio; Biomeccanica teatrale e teatro fsico con Claudio Spadola; Teatro corporeo con Cristina Pedetta...

Il curriculum di Damiano proseguirebbe ancora, vogliamo invece condividere con voi lettori di Notizie Nazionali l'intervista che andremo a riportare di seguito!

L'intervista a Damiano

Quando hai cominciato a seguire la tua attività artistica?

Premetto che non la considero un'attività..è un mestiere che è diventato tale sposando un'arte da sempre presente e connaturata; ma presa coscienza di una diversità rispetto al comune, presa coscienza dell'arte come filamento di dna, ad un certo punto è comunque necessaria una formazione per poter far confluire in una professione la medesima essenza. La mia storia di alta formazione attoriale inizia con Teatro Senza Tempo, una scuola accademica biennale diretta da Antonio Nobili, proseguendo con l'accademia triennale Eutheca la quale conferisce una laurea gallese, il BA (Bachelor of Dramatic Arts). Tra i vari maestri con cui ho studiato, da Giulio Scarpati a Beatrice Bracco, colei alla quale devo veramente tanto e che stimo con grande ossequio è sicuramente Francesca De Sapio, pedagoga italo-americana che mi ha portato a toccare con mano il vero sistema Stanislavskij, Strasberg e Meisner.

Cosa ti spinge a continuare questa passione?

Quello che faccio non è prettamente frutto di una passione quanto piuttosto di una necessità, di un bisogno. Ciò che non mi frena e mi fa andare avanti è soprattutto vivere il presente nel presente e non in proiezione del futuro, e la mia quotidianità ad ora ha sempre necessitato io facessi questo. Domani chissà. Gassman diceva - si recita per mentire per smentirsi, per essere diversi da quel che si è. Si recita perché si è dei bugiardi fin dalla nascita. Si recita perché si diventerebbe pazzi non recitando -.

Il tuo primo giocattolo da bambino, qual è stato e quale pensiero ti viene in mente ricordandolo?

Sinceramente ho un vago ricordo del mio primo giocattolo.. certo è che tutta la mia infanzia è stata segnata da costruzioni lego; amavo giocarci perché mi davano la possibilità di creare, o meglio "costruire", contesti e circostanze in cui immaginavo potessero vivere altrettante vite "costruite". Erano un po' il mio alter ego in cui però l'autore della vita ero io, mi sentivo un piccolo Dio.

La prima parola che dici "a voce alta" appena sveglio.

Solitamente rifletto, ma da quando è morta la mia carissima nonna pochi mesi fa, ogni mattina dico "Buongiorno nonna!".

Ringrazieresti qualcuno per il successo ottenuto?

Certamente. In primis chi ha fortemente creduto in me, investendo fiducia, tempo e denaro, parlo dei miei genitori. Poi sicuramente ringrazierei il mio agente.

Cosa non rifaresti "mai" se potessi tornare indietro?

Il non fare quanto avrei voluto e potuto fare. Se c'è una frase che più mi ripugna è il "quanto avrei voluto..".

Mamma e papà, quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?

Sono sempre stati molto apprensivi e ho avuto la fortuna mi appoggiassero in tutte le mie scelte, seppure magari avevano altro in mente per il mio futuro, forse un futuro più sicuro. Ma l'arte ha le sue ragioni che la ragione non comprende.

La tua città d'origine qual è e cosa ricordi di lei?

La mia cara amata Lecce, cuore del Salento. Il sottotesto di Salento è "sole, mare e vento", tre parole che sintetizzano il disegno di questa Terra, fertile e serena. Ogni qual volta vado via lascio tanto, non solo amici e parenti, ricordi e quant'altro, ma tutte quelle vernacolarità e caratteristiche che ti rendono e fanno sentire salentino. Ah, ovviamente non dimentichiamo la parte culinaria.. pasticciotti, rustici e calzoni, quanto mi mancano!

Un pensiero a........................

Dedico questa intervista a mia nonna, Rosetta. Ormai è uno dei miei punti di forza; in ogni decisione che prendo cerco di pensare come lei, in quanto molto diretta saggia e semplice, a cosa avrebbe detto e fatto.

Ultimo progetto?

Il mio ultimo progetto è televisivo, un docufilm andato in Rai per la regia di Emanuele Ajello, "Gioventù sballata", in cui sono Enrico, un ragazzo di bene famiglia che si avvicina alla droga e all'alcol sia per proprio piacere sia perché facente parte di un gruppo di amici che per divertirsi sposano l'eccesso e quindi l'esacerbazione del divertimento. Nel gruppo Eleonora Cadeddu, Daniele Boccarusso e Nicolò Innocenzi. Prendono parte a tale prodotto televisivo anche Giulio Base, Vincenzo Bocciarelli, Elisabetta Pellini e Lando Buzzanca.

Ringraziamo Damiano e gli diamo appuntamento alla prossima intervista!

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