Si sta svolgendo in Sardegna una campagna di divulgazione sulle manovre salvavita in caso di arresto cardiaco, denominata appunto, campagna Viva! A tale proposito, abbiamo intervistato il dottor Piero Golino, Anestesista Rianimatore di Cagliari, nonché titolare di un centro di formazione IRC COM denominato Monteclaro ’90 che aderisce dal 2013 alla campagna Viva! per la rianimazione cardiopolmonare.
Dottor Golino, in che cosa consiste la campagna Viva! della settimana per la rianimazione cardiopolmonare?
Consiste nel divulgare le manovre salvavita in caso di arresto cardiaco. In pratica si tratta di chiamare i soccorsi e iniziare subito un massaggio cardiaco efficace fino all’arrivo di un’ambulanza.
Da chi è promosso l’evento?
Innanzitutto voglio fare una premessa e dire che nel 2012 il Parlamento europeo ha invitato gli Stati membri a istituire una settimana di sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare.
La campagna Viva è promossa da:
Italian Resuscitation Council, costituita nel 1994 con l’obiettivo di salvaguardare la vita diffondendo le manovre di rianimazione cardiopolmonare e cerebrale tra il personale medico e infermieristico.
e da:
Italian Resuscitation Council Comunità , costituita nel 2004 con l’obiettivo di combattere la morte cardiaca improvvisa preparando al primo soccorso il personale laico, cioè non sanitario.
Dottor Golino, ci può spiegare perché è così importante partecipare all’evento?
Sicuramente le percentuali di sopravvivenza nei pazienti vittime di arresto cardiaco extra ospedaliero in Italia e in Europa sono molto basse. Meno del 20% delle vittime di arresto cardiaco sopravvive alla dimissione dall’ospedale, nonostante molti casi siano testimoniati da cittadini presenti durante l’evento. Dobbiamo cercare di migliorare le percentuali di sopravvivenza poiché sappiamo che la maggior parte dei cittadini italiani non sa come fare la rianimazione cardiopolmonare. La ricerca internazionale dimostra come le persone hanno maggiori probabilità di iniziare la rianimazione cardiopolmonare se devono eseguire solo compressioni toraciche su una vittima di arresto cardiaco, anche se la rianimazione cardiopolmonare con ventilazioni di soccorso rimane il gold standard.
Che cosa succede se il testimone di un arresto cardiaco è una persona inesperta?
Se il testimone di un arresto cardiaco è una persona inesperta che non ha ricevuto una formazione adeguata oppure è incerta su come eseguire la rianimazione cardiopolmonare con ventilazioni e compressioni toraciche, la rianimazione con sole compressioni toraciche potrebbe migliorare le percentuali di sopravvivenza.
E se il testimone di un arresto cardiaco è una persona esperta, come andrebbero eseguite le manovre?
Se il testimone di un arresto cardiaco è una persona addestrata e sicura nell’eseguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare con ventilazione e compressioni toraciche queste devono essere erogate secondo le linee guida internazionali con un rapporto di compressioni: ventilazioni di 30:2.
Chi può partecipare a questa iniziativa, solo il personale medico o è un’iniziativa rivolta a tutti i cittadini?
Possono partecipare sia i cittadini sia gli operatori sanitari. Nelle giornate Viva! si fanno dimostrazioni di massaggio cardiaco e di disostruzione delle vie aeree nel bambino e nell’adulto.
Perché avete deciso di portare avanti questa iniziativa?
Ho sempre fatto il rianimatore e sono titolare di un centro di formazione IRC COM denominato Monteclaro ’90 che aderisce dal 2013 alla campagna Viva! per la rianimazione cardiopolmonare.
Dottor Golino ci racconta il suo esordio nel pronto soccorso, extra ospedaliero nel 1990?
Nel ’90 in occasione dei mondiali di calcio ci fu una convezione tra la mia USL 21 e la Protezione Civile della Provincia di Cagliari, per inviare il soccorso sanitario a chi ne avesse necessità urgente. C’erano poche ambulanze, la gente chiamava un numero della Provincia e, se c’era si mandava l’ambulanza, altrimenti uscivo con la mia alfetta che spesso veniva scortata dalle Forze dell’Ordine. Nel ’92 arrivarono dall’USL 21 due auto mediche di rianimazione attrezzate e, se non c’erano ambulanze partiva l’auto medica. Il tutto durò fino al ’97. Nel ’99 ebbe inizio l’attività del 118, che ho diretto fino al 2010.
I sardi stanno rispondendo positivamente all’iniziativa?
Nel 2013 con lo stesso gruppo Monteclaro ’90 abbiamo realizzato diverse giornate coinvolgendo circa 300 volontari e realizzato 2400 contatti con persone che hanno provato a fare il massaggio cardiaco, in località diverse. Dovunque si vada la gente risponde all’invito e prova le manovre salvavita.
Dove si può trovare il calendario degli eventi Viva!
Sul sito www.settimanaviva.it .
Oltre gli eventi, sul sito che cosa si trova?
Tanto materiale scaricabile. Si può decidere così di partecipare a un evento con i familiari anche giovani e i bambini, considerando che loro apprendono molto facilmente.
La campagna Viva! è un evento importantissimo per tutti i cittadini, che hanno la possibilità di apprendere delle manovre utili da conoscere e saper eseguire. In questo caso si può dire che la tempestività nell’eseguire le manovre fa la differenza.