Consumatori e imprese: sale la fiducia in Italia nel mese di ottobre, come certificano i dati dell’Istat. Dati, noti al grande pubblico sin dalla giornata del risparmio (28 ottobre): nel corso di essa il governatoredi Bankitalia, Vincenzo Visco, si era sbilanciato e aveva detto che l’Italia potrebbe crescere dell’1% a fine 2015.
Per il momento, sul fronte della fiducia, c’è un rialzo a 116,9 punti rispetto ai 113 di settembre per quanto riguarda i consumatori, e di 107 da 106 per le imprese. Si tratta del livello più alto da febbraio 2002, quando la congiuntura globale era ancora quella di tutt’altra epoca. In miglioramento le stime e le attese sulla situazione economica italiana, le previsioni sui prezzi nei prossimi dodici mesi nonché, ed è forse questa la cosa più importante, quelle sulla disoccupazione.
E le associazioni dei consumatori, cosa ne pensano di questo “incremento generalizzato di morale”? “Positive le notizie provenienti dall’Istat – commenta il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -, non si può non notare che la quota di fiducia è la più alta da tredici anni.” Scetticismo, invece, viene espresso da Federconsumatori e da Adusbef, l’Associazione per la Difesa degli Utenti dei Servizi Bancari.
“Questi dati sono inverosimili e non si possono riferire all’Italia - sottolineano congiuntamente -, un Paese dove molte famiglie vivono a tutt’oggi un momento drammatico.” A loro avviso “c’è urgente bisogno di un’azione di governo per una ripresa strutturale.”