"Il ruolo del registro imprese italiano è fondamentale per il Paese e lo sta diventando sempre più anche in Europa. Grazie alle innovazioni del nostro registro, stiamo diventando una guida e un esempio di best practices che anche gli altri Paesi europei stanno copiando". Così Paolo Ghezzi, direttore generale di InfoCamere, la società consortile di informatica delle Camere di commercio Italiane, partecipando a Milano alla conferenza annuale di Ebra, la European business registry association.Â
L’edizione di quest’anno, promossa proprio in collaborazione con InfoCamere e UnionCamere, si intitola 'Costruire la fiducia: i registri delle imprese europei da depositi di dati a 'motori' digitali di intelligenza economica'. E proprio richiamando il titolo della conferenza Ghezzi dichiara: "Credo fermamente che i Registri delle imprese stiano guidando l’evoluzione digitale. Non siamo più semplici depositi passivi di dati, ma motori attivi di intelligenza economica. Stiamo passando dalla 'conformità ' al 'contributo'. Dal 'raccogliere informazioni' al 'generare strumenti per interpretare il significato dei dati'".Â
L’evoluzione digitale corre veloce e i registri devono tenere il passo "in un’era minacciata da fake", avverte Ghezzi. "Il mondo economico non può sottostare a queste incertezze - dice - In tal senso, i registri sono le fondamenta per le imprese e per la loro attività ". La digitalizzazione diventa dunque un prezioso alleato per restituire alle imprese le certezze di cui hanno bisogno. InfoCamere sta elaborando "delle applicazioni che permetteranno a chiunque di avere a disposizione tutti i dati d’impresa direttamente sul proprio smartphone", fa sapere Ghezzi. Una di queste applicazioni è "Impresa Italia una app che raccoglie gratuitamente i dati dell'impresa, compresi i bilanci in quattro lingue. Inglese, tedesco, italiano e francese", spiega il direttore generale di InfoCamere.Â
Infine, Ghezzi si focalizza sull’importanza del dialogo tra registri di impresa. "Parliamo spesso di interconnessione tra registri. Abbiamo fatto molto, la Commissione ha aiutato i registri a dialogare tra loro, cosa molto positiva per la qualità delle informazioni - poi lancia preziosi spunti di riflessione sui quali i partecipanti ad Ebra 2025 potranno discutere- Come possiamo rendere questa interconnessione fluida? Come possiamo permettere ai nostri utenti di cercare informazioni muovendosi attraverso i registri europei senza barriere, come se tutti i registri nazionali fossero parte di un unico sistema europeo integrato? Impariamo gli uni dagli altri, mettiamoci alla prova a vicenda e, soprattutto, costruiamo qualcosa di migliore, e facciamolo insieme", conclude.Â