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Fine del segreto bancario tra Italia e Svizzera?

Renzi: “Tornano miliardi di euro”

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La proverbiale segretezza bancaria svizzera potrebbe diventare un ricordo. L'accordo sul segreto fiscale tra l'Italia e il paese elvetico, siglato oggi a Milano dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan con il capo del Dipartimento federale delle finanze svizzero, Eveline Widmer-Schlumpf, getta le basi perché questo presto avvenga.


Il patto tra l'altro rientra nel contesto di una promessa che Matteo Renzi aveva fatto agli italiani tempo fa: “Oggi siglato l'accordo con la Svizzera sul segreto bancario: miliardi di euro che ritornano allo Stato” - così il Presidente del consiglio ha annunciato prontamente la notizia su Twitter.
L'accordo di fatto pone le condizioni per la fine del segreto bancario fra i due paesi e consentirà alla Svizzera di uscire dalla blacklist fiscale e finanziaria, permettendo inoltre ai contribuenti italiani che vorranno avvalersi della “Voluntary Disclosure”, l'autodenuncia fiscale, di avere condizioni migliori in termini di tempo per sanare la loro posizione e obblighi da sostenere.
Una volta che l'accordo sarà entrato definitvamente in vigore le autorità fiscali italiane potranno richiedere informazioni in territorio elvetico, consentendogli immediatamente di individuare potenziali evasori, rei di detenere patrimoni in Svizzera, senza contare il prevedibile aumento di adesioni al “Voluntary Disclosure” come teorizzato dal notaio e avvocato elvetico Paolo Bernasconi, autore della legge antiriciclaggio svizzera: “Grazie alla firma dell'accordo - sottolinea Bernasconi -"la Svizzera viene radiata dalla lista dei paesi non cooperativi in materia fiscale. Di conseguenza, coloro che aderiscono al programma di autodenuncia fiscale, dichiarando valori patrimoniali detenuti presso banche svizzere, nonché partecipazioni in imprese svizzere e immobili in territorio svizzero, non saranno penalizzati sul piano del calcolo dei tributi evasi, che verranno computati esclusivamente per il periodo degli ultimi 5 anni. A quanto mi risulta – continua l'avvocato elvetico -  essendo consultato da numerosi contribuenti italiani, si tratta sicuramente di una novità che influenzerà molto il senso di aderire alla Voluntary Disclosure".
Soddisfazione per il firmatario, il ministro Pier Carlo Padoan che ha affermato come ''In un'ottica di lungo termine l'accordo con la Svizzera porterà grandi benefici per le finanze pubbliche - commenta Padoan che ha aggiunto scherzosamente:''A bilancio questo accordo è postato un euro ma azzardo una previsione, sarà più di un euro. Mi fermo qui non vado oltre''.
Dopo l'accordo svizzero per il ministro Padoan sarà la volta del Liechtenstein, altro rinomato “paradiso bancario”europeo, con il quale il ministro firmerà un accordo similare il prossimo 26 febbraio.

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