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La vittoria del DOP italiano

Trend in crescita per i prodotti alimentari e i vini certificati, l'Italia in testa per numero di DOP

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di Giorgio Nadali

Trend in crescita per i prodotti alimentari e i vini certificati, l'Italia in testa per numero di DOP. Boom nelle esportazioni italiane in Europa. Al via il progetto europeo EEQF (Enjoy European Quality Food), finalizzato alla valorizzazione di prodotti enologici e agroalimentari ad Indicazione Geografica. Virata positiva della produzione che soddisfa un maggior interesse del consumatore per la filiera garantita e i prodotti di eccellenza.

I consumatori italiani ed europei si dimostrano sempre più interessati all'acquisto di prodotti con certificazioni di qualità e provenienza. Il 2019 ha segnato il record storico di esportazioni di formaggi Made in Italy con un aumento del +14% rispetto al 2018, capofila i formaggi DOP e IGP. La produzione stimata di vino italiano nel 2019, nonostante un calo del 16% dovuto agli squilibri climatici, arriverà a 46 milioni di ettolitri, confermando l'Italia primo produttore al mondo di vino. Riguardo ai consumi, i vini DOC, DOCG e IGT sono i più acquistati dagli italiani. Degli oli di qualità riconosciuti in Unione Europea, quasi il 40% è rappresentato da marchi italiani, pari a 46 oli con denominazione.

All'interno di questo panorama si colloca Enjoy European Quality Food, presentato ieri presso La Scuola de La Cucina Italiana a Milano. Si tratta di un progetto triennale co-finanziato dall'Unione Europea dedicato all'informazione e alla valorizzazione di prodotti enogastronomici d'eccellenza la cui qualità è garantita da certificazioni quali la DOP, Denominazione di Origine Protetta, la DOCG, Denominazione di Origine Controllata e Garantita, la IGP, Indicazione Geografica Protetta e la STG Specialità Tradizionale Garantita.

Sei i prodotti italiani, vino, olio, e formaggi, che costituiscono il cuore del progetto: l'Asti DOCG, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, il Provolone Valpadana DOP, l'Olio Extravergine d'Oliva Toscano IGP, la Mozzarella STG.

Il progetto coinvolge cinque paesi, Italia, Germania, Regno Unito, Spagna e Polonia, presso i quali, durante i prossimi tre anni, verranno organizzati eventi rivolti ad avvicinare enti e consumatori al mondo dell'enogastronomia italiana ed europea.

"Obiettivo generale del progetto — ha commentato Libero Giovanni Stradiotti, Presidente del Consorzio Tutela Provolone Valpadana - è aumentare la conoscenza dei prodotti enogastronomici di qualità, con forte connotazione di tipicità culturale e territoriale, in modo tale che la maggiore consapevolezza del consumatore europeo riguardo alla sicurezza alimentare, alle tematiche ambientali e alle tipicità organolettiche degli alimenti considerati, rappresenti una leva motivazionale all'acquisto, superiore al basso prezzo del prodotto, favorendone la diffusione su tutti i mercati dei paesi target". Destinatari delle attività saranno proprio i consumatori, che verranno coinvolti attraverso azioni a diretto contatto e attività di promozione sul mercato.

I consumi agroalimentari nei paesi target sono, infatti, particolarmente influenzati dal fattore prezzo, che costituisce una forte motivazione all'acquisto. Ne consegue che i prodotti agroalimentari vengono venduti con forte prevalenza attraverso il canale della GDO e solo in minima parte attraverso l'industria alberghiera (HO.RE.CA) e i negozi specializzati. Contemporaneamente i consumatori ricercano con crescente interesse prodotti con livelli qualitativi e standard di sicurezza più elevati, con un conseguente aumento della richiesta di prodotti alimentari certificati DOP, IGP o STG.

Il progetto prevede, inoltre, una diversificazione delle attività proposte sulla base di obiettivi specifici per i singoli mercati target. Italia e Spagna, essendo tra i paesi con il maggior numero di denominazioni registrate a livello europeo, partono da un grado di conoscenza del settore da parte dei consumatori ben più alto rispetto agli altri paesi, elemento su cui, invece, si concentreranno i lavori in Germania, Regno Unito e Polonia.

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