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Nuove sfide per la consulenza aziendale

Nuove sfide per la consulenza aziendale alla luce della politica fiscale del Governo

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di Giorgio Nadali

Alessandro Necchio, consulente del lavoro, formatore e relatore in materie fiscali, tributarie e di diritto del lavoro. Si occupa di consulenza aziendale, contenzioso tributario e del lavoro, ricerca e selezione del personale e consulenza del lavoro.

Sul Suo sito Lei cita Churchill: "Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare". Perché?

Ritengo che questa sia una delle frasi che mi rappresenta maggiormente. Siamo di fronte ad un momento di continuo e costante cambiamento, i lavori più richiesti oggi non esistevano fino a dieci anni fa, la nostra professione non è più la stessa, il modo di fornire consulenza è cambiato perché sono cambiate le aziende e il modo di pensare degli imprenditori e del management aziendale.

Per fare questo occorre avere una propensione al cambiamento, essere pronti ad uscire dalla propria zona di confort per provare ad anticipare le richieste.

Nella nostra “learnig lab” c’è una frase che ho scritto io: Vedere al di là delle cose, rompendo gli schemi per provocare il cambiamento. Questo è quello che cerchiamo di fare, questa è la nostra vera mission.

Albert Einstein diceva che è stupido pensare di fare le cose sempre nel medesimo modo e avere risultati differenti, come dargli torto? Oggi fare le cose come si sono sempre fatte non garantisce nemmeno più i risultati che si conseguivano un tempo.

Quale sono le sfide più grandi che incontrate nella consulenza aziendale?

Credo che non esista una linea comune, ogni realtà ha le proprie peculiarità, la sfida più grande è quella di riuscire ad immedesimarsi nella vision aziendale e farla propria. I clienti devono percepire che noi consulenti siamo seduti al loro stesso lato del tavolo, e che come primo obiettivo abbiamo la realizzazione dei loro successi imprenditoriali.

Quello che noi facciamo di default è visitare le unità produttive, andare nelle aziende, parlare con i dipendenti, raccogliere quante più informazioni possibili, perché non si può fare consulenza basandosi solamente su quello che emerge dai numeri.

In fin dei conti il cliente ci “affida” le sorti di quanto di più prezioso ha… quello che molto spesso ha creato con le proprie mani, e noi dal canto nostro non possiamo pensare di fare un bel lavoro se non lo facciamo con amore… e per amare qualche cosa devi prima conoscerlo!

Forse le sfide più grandi che incontriamo sono relative al cambiamento, che spesso passa prima per un cambio di mentalità, non sempre facile da recepire ed attuare.

Come giudica la nuova politica fiscale del Governo?

La bozza di legge, è stata rivista più volte, prima della sua approvazione, questo purtroppo ci ha impedito, a fine anno, di aiutare completamente i clienti ad una corretta pianificazione fiscale.

Il mio dipartimento contabile e tributario, segue principalmente realtà di medie dimensioni e non trovo in questa manovra particolare attenzione a queste realtà.

Lo studio segue anche molti professionisti e ditte individuali con fatturati indicativi di circa 50.000€, questa fascia clientelare è sicuramente interessata alle novità relative al nuovo regime forfettario che ha previsto l’ampliamento dei limiti di fatturato sino a 65.000 €uro.

Il regime, per sua natura, richiede un’analisi personalizzata e individuale per definire in primo luogo eventuali clausole ostative (su cui ad oggi l’Agenzia Entrate non si è ancora espressa per dirimere taluni dubbi), nonché per una valutazione sul singolo cliente al fine di capire l’effettivo risparmio fiscale.

Credo sia stato invece molto importante reintrodurre la rottamazione. Quando proponi ai clienti di ridurre le loro esposizioni nei confronti del fisco con eliminazione di sanzioni ed interessi sono molto propensi e questo significa gettito per lo Stato.

Per quanto riguarda invece la politica fiscale relative al comparto lavoro, la legge 145 del 30.12.2018 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31.12.2018 ed entrata in vigore il 01.01.2019, ha inserito la possibilità di avere un esonero contributivo pari a 8.000 €uro per le “Giovani Eccellenze” cioè quei soggetti che abbiamo conseguito, entro i 30 anni, una laurea magistrale con il voto di 110 e lode, o un dottorato entro i 34 anni, che vengano assunti contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

Viene altresì confermata la possibilità di avere un esonero triennale (pari a 3000 €uro massimi per anno) per quei soggetti under 35 che non abbiamo mai avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

Da ultimo vi è altresì un’espressa agevolazione per le aziende di autotrasporto, che assumano, o abbiamo assunto, conducenti/autisti che al 01.01.2019 non abbiamo compiuto 35 anni, prevedendo la possibilità del rimborso delle spese sostenute per il conseguimento della patente di guida e delle altre spese documentate nella misura massima del 50%.

In cosa fate la differenza nella consulenza fiscale e societaria?

Svolgiamo questo lavoro da 20 anni e quello che abbiamo capito che non può esistere una consulenza standardizzata, quello che fa la differenza è una consulenza personalizzata sulla singola realtà aziendale, andando ad incrociare quelle che sono le aspettative imprenditoriali con il trend di mercato di riferimento.

La differenza viene data da una programmazione e pianificazione che possa essere al tempo stesso efficace ed efficiente con una proiezione temporale futura che possa delineare le linee guida attuabili dalla realtà aziendale.

Quali risultati maggiormente appagamenti avete raggiunto nel 2018?

Uscivamo da un 2017 che era stato il nostro anno migliore, sia in termini di clienti acquisiti che di fatturato raggiunto, pertanto la sfida che ci aspettava non era agevole.

Per il 2018 avevamo una previsione di un + 30%, in realtà i dati consuntivi al 31.12.18 hanno segnato un +59,27%, con nessun cliente che abbia recesso dal mandato.

Sicuramente l’acquisizione di tutto il payroll di Burger King relativo a tutti i punti vendita a conduzione diretta presenti sul territorio italiano, è stato il risultato più appagante.

Abbiamo poi acquisito una realtà con sede nelle Marche appartenente al settore della logistica/trasporti, al cui timone c’è un ragazzo di 27 anni con idee innovative e non convenzionali, che sta realizzando numeri importanti in un lasso temporale ridottissimo, viaggiando a ritmi di crescita impressionanti. Mi piace annoverarla perché mi sento parte di questo percorso di crescita e sviluppo.

Manovra 2019, c'è l'accordo sul condono. Da febbraio quota 100 e via al reddito di cittadinanza. Cosa comporta per Voi?

La pace fiscale o “condono” è stata introdotta dal Governo in quanto necessaria a finanziare le altre misure fiscali quali il reddito di cittadinanza, la flat tax e soprattutto il blocco dell’aumento dell’iva.

Penso sia un ottimo incentivo per molti contribuenti, non solo società e ditte individuali, ma anche privati cittadini, per sanare i debiti con il fisco.

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