L’incertezza degli scenari economici a livello locale e internazionale pone l’accento su una serie di tematiche importanti relative al futuro delle nuove generazioni. Tralasciando per un attimo il tema delle pensioni, per la quale i giovani hanno probabilmente già assimilato l’idea di vederla svanire una volta raggiunta la soglia prevista dalla legge, si parla spesso anche di futuro, tra percorsi di studi, hobby e impegni che una famiglia deve sopportare per consentire ai figli di avere una prospettiva di vita più incoraggiante. E se nel passato questa era una scelta virtuosa, ora le famiglie sono obbligate a risparmiare per i figli.
È pur vero che, secondo l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani pubblicata dal Centro Einaudi, la percezione sull’economia italiana pian piano sta tornando ad essere positiva. Prima di vedere la luce fuori dal tunnel, però, è necessario pianificare il futuro e centellinare le spese a bilancio famigliare per consentire di fugare i dubbi sul futuro delle nuove generazioni. Gestendo i risparmi in maniera più oculata, le famiglie riescono ad accumulare un discreto patrimonio da trasmettere in maniera implicita o esplicita ai figli, garantendo loro un percorso di studi ottimale e la copertura delle spese legate alla crescita anagrafica e formativa. Nel passato, questi fondi erano accantonati nei Libretti di risparmio e nei Buoni fruttiferi emessi dalle Poste Italiane, ma essendo cambiato lo scenario, sono mutati anche i vantaggi che sottintendevano la sottoscrizione di questi prodotti finanziari atipici.
Il libretto di risparmio consente di depositare somme di denaro a discrezione del cliente, con la possibilità di accredito e prelievo in qualsiasi momento e in ogni modalità , ma la gestione di questo prodotto è a carico degli sportelli della banca o delle Poste Italiane. Se però nel recente passato il tasso d’interesse agevolava l’apertura dei libretti di risparmio, ora i tassi sono scesi drasticamente: basti pensare che quello emesso dalle Poste ha un tasso dello 0.01% lordo annuo, percentuale veramente irrisoria per chi vuole far fruttare i fondi a propria disposizione.
Hanno perso gran parte del proprio appeal anche i Buoni fruttiferi postali, che fino a qualche anno fa, una volta raggiunta la naturale scadenza, garantivano importanti profitti rispetto al valore iniziale, ma anche in questo caso l’azienda ha cambiato la propria filosofia e introdotto tassi che oscillano tra lo 0.25% e lo 0,50% lordo. Oltre all’imponente variazione dei tassi, l’investitore si sente meno attratto da questi prodotti perché, qualora il bene sia intestato ad un minore, è necessaria l’autorizzazione di un Giudice tutelare per prelevare le somme depositate.
Più vantaggioso è invece il conto deposito, che richiede una gestione digitale per i versamenti. Non essendo necessaria una gestione umana, i tassi di interesse si alzano, ma d’altra parte, in caso di necessità , non sarà possibile prelevare le somme. Può essere un buon compromesso per quelle famiglie che hanno buona conoscenza di internet e vogliono far maturare fino al 4,7% lordo dei fondi che non saranno prelevabili per un periodo abbastanza lungo.
Se invece il cliente intende sottoscrivere prodotti che siano maggiormente flessibili e personalizzabili a seconda delle sue esigenze, la soluzione ideale di investimento per i figli è data dai Piani di Accumulo Capitale. I PAC consentono di versare anche piccole somme mensili a discrezione del cliente, che investirà in Fondi o ETF in maniera molto diversificata e con l’ausilio di un consulente finanziario. Se però può spaventare l’ingresso nel mercato della finanza, il vantaggio dei PAC è proprio nella riduzione dei rischi e nella semplificazione del servizio. La diversificazione dell’investimento consente di abbassare notevolmente la percentuale di perdita e in virtù del contratto sottoscritto, in caso di necessità , il risparmiatore può decidere in qualsiasi momento di disinvestire o di rallentare i versamenti. Questo prodotto non consente di ottenere tassi fissi, ma molto spesso, se orientato al lungo periodo, consente di ottenere profitti anche superiori agli altri strumenti, motivo per cui i Piani di accumulo sono stati scelti da molte famiglie nel resto d’Europa.

