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Inps: a gennaio giù domande indennità disoccupazione

Diffusi anche dati su cassa integrazione

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C’è crisi, ma per una volta anche della disoccupazione.

Almeno sul tendenziale. L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, infatti, ha recentemente certificato che a gennaio sono letteralmente crollate le domande di indennità di disoccupazione rispetto allo stesso periodo del 2015. Parliamo, infatti, di un consistente -32,3%, 148.185 richieste in tutto (a gennaio dell’anno passato erano state 219.037).  Il calo, però, diventa sempre meno apprezzabile col trascorrere dell’anno; tant’è che, rispetto a dicembre 2015, esso si ridimensiona ad un ben più contenuto -0,9% (parliamo di un monte di 149.531 domande presentate). 

Ci troviamo, nel complesso,  di fronte ad un quadro che vede una diminuzione significativa dei licenziamenti, dal momento che l'indennità di disoccupazione (nell’era del Jobs Act diventa Naspi e sostituisce l’Aspi di forneriana memoria) si può chiedere in caso di perdita involontaria del posto di lavoro ma non in caso di dimissioni o risoluzione consensuale del contratto.

Capitolo cassa-integrazione - o CIG, l’istituto che dal 1947, con risorse che, a seconda dei casi, possono essere della stessa INPS piuttosto che del Ministero del Tesoro,  viene in soccorso dei lavoratori sospesi dall'obbligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino a orario ridotto -: a febbraio l’Inps ha autorizzato alle aziende 60,1 milioni di ore di CIG, con un incremento del 5,7% su gennaio e dell’1,9% su febbraio 2015.

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