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Romania, si allarga bilancio strage discoteca

Tra le vittime anche un’italiana

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Quando il governo di Victor Ponta si è dimesso, proprio a causa del disastro-scandalo della discoteca Colectiv di Bucarest,  il bilancio dei morti relativo a esso era ancora fermo a 32. Nel fine settimana se ne contavano già 38, e nelle ultime ore siamo arrivati a toccare quota 45.

Tra le vittime giovani turisti e studenti stranieri, oltreché tanti ragazzi e adolescenti rumeni: in mezzo a coloro che hanno trovato la morte da ospiti in terra dacica, come si è appreso all’inizio della settimana, c'è anche un italiano. Un'italiana, in realtà: si tratta di una ragazza napoletana di vent’anni, Tullia Ciotola, rimasta mortalmente ustionata sul 50% della superficie corporea. La dolorosa conferma della notizia,  anticipata dal sottosegretario alla sanità rumeno, Raeed Arafat, viene dal ministero degli Esteri italiano.

Tullia, brillante studentessa dell’Orientale (era al secondo anno del corso di laurea in Scienze Politiche), si trovava in Romania nell’ambito del programma Erasmus. Quella funesta sera del 30 ottobre si era presa una serata di pausa dallo studio, per andare a vedere il gruppo metal-rock indigeno dei “Goodbye to Gravity”.

Secondo quanto scrivono le edizioni online del Corriere della Sera  e di Repubblica del 7 novembre,  la ragazza è spirata durante il trasporto dall’ospedale Ionescu di Bucarest, dove aveva ricevuto i primi soccorsi ed era stata raggiunta dai familiari, in una struttura specializzata di Rotterdam, in Olanda, la stessa destinazione di altri sette gravi ustionati ricoverati insieme a lei.

A due di essi, sarebbe toccata la stessa sorte della povera Tullia.

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